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Finto carabiniere truffa un’anziana, ma viene fermato ancora in casa della vittima

La vittima è stata contattata telefonicamente, con il “metodo del falso Carabiniere”, da un interlocutore che era riuscito a convincerla a farsi consegnare denaro

Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania sta conducendo una importante e impegnativa campagna di sensibilizzazione della cittadinanza rispetto al fenomeno delle truffe, spesso rivolte ai danni degli anziani, poiché ritenuti dai malviventi, con pregiudizio, maggiormente vulnerabili.

In quest’ottica, i vari Reparti Carabinieri della provincia etnea hanno intrapreso un percorso di comunicazione teso a raggiungere i cittadini più fragili, ma anche i loro familiari, questi ultimi spesso fondamentali per la loro azione di sostegno in situazioni di difficoltà o pericolo. Un percorso fatto di incontri, organizzati in modo sistematico e capillare su tutto il territorio, nei centri anziani, nelle chiese, prima o dopo le funzioni religiose, e nei diversi centri di aggregazione, per raggiungere una platea quanto più ampia possibile.

Durante le conferenze, i Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni descrivono le modalità attraverso cui operano i truffatori, facendo perno sull’emotività delle vittime, a cui prospettano telefonicamente situazioni di difficoltà di un loro figlio o parente, chiedendo del denaro per tentare di risolvere il grave problema.
A questa attività di sensibilizzazione e prevenzione si affianca quella di ferma repressione delle condotte illecite dei truffatori, portata avanti grazie al continuo scambio informativo tra i Reparti dell’Arma ai vari livelli e il puntuale e attento slancio investigativo dei militari chiamati a operare.

In tale contesto, i Carabinieri della Compagnia di Randazzo hanno scoperto una truffa consumata ai danni di un’anziana donna, arrestando il truffatore, un 19enne di Catania, pregiudicato, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale.

La vittima, una 86enne del posto, vedova, è stata contattata telefonicamente, con il “metodo del falso Carabiniere”, da un interlocutore che era riuscito a convincerla a farsi consegnare denaro, con una modalità ormai nota, inscenando un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il figlio, con la richiesta di una finta cauzione per evitare l’arresto del parente.

Spaventata e preoccupata, la signora ha aperto la porta al malvivente, facendolo entrare in casa e per consegnargli tutto ciò che aveva, ovvero mille euro, ma la presenza del giovane non è sfuggita ai vicini di casa che, insospettiti, hanno subito avvisato il figlio della loro vicina.

L’uomo, dunque, ha immediatamente chiesto aiuto ai Carabinieri, al numero di pronto intervento del 112, e una gazzella ha raggiunto l’abitazione dell’anziana donna in brevissimo tempo, sorprendendo il truffatore ancora in casa, con in tasca i 1000 euro, e intento a convincere la vittima a consegnargli anche i suoi gioielli.

Il ragazzo, che peraltro era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Catania per reati connessi agli stupefacenti, e quindi non poteva assolutamente trovarsi a Randazzo, è stato arrestato per truffa e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, convalidato l’atto, ha disposto per lui gli arresti domiciliari.


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