Emergenza liste d’attesa nella sanità, inserimento della Festa di Sant’Agata nella lista Patrimonio Unesco e modifiche al Codice rosso per rafforzare il contrasto alla violenza sulle donne. Sono gli argomenti delle tre mozioni che il Consiglio comunale, presieduto da Sebastiano Anastasi, ha approvato all’unanimità nella seduta dello scorso mercoledì.
“Sono tre documenti – ha sottolineato il presidente Anastasi – che testimoniano la condivisione unitaria da parte del Consiglio su importanti temi identitari e unificanti, alcuni di scottante attualità come il contrasto alla violenza sulle donne”
La mozione relativa all’“Emergenza liste d’attesa nelle aziende sanitarie pubbliche del Comune di Catania”, presentata dalla VI Commissione consiliare presieduta da Serena Spoto, impegna “l’Amministrazione all’attivazione di un tavolo tecnico dove dialogare con la direzione sanitaria delle Aziende sanitarie cittadine e l’assessorato regionale alla Sanità in merito alla gestione dei numeri verdi e delle liste d’attesa” per definire delle soluzioni utili ai concittadini.
Il documento “Adesione procedura per il riconoscimento della Festa di Sant’Agata nella lista Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco”, proposto da tutti i capigruppo, impegna l’Amministrazione “affinché si possano mettere in atto i provvedimenti necessari all’ottenimento del riconoscimento” per la terza festa della Cristianità al mondo.
La richiesta risponde anche all’esigenza di portare a compimento un elaborato percorso, nel quale si è tra l’altro impegnato il consiglio comunale, e che già nel 2002 ha visto il conferimento alla Festa di Sant’Agata, da parte dell’Unesco, del titolo di Bene etno-antropologico Patrimonio dell’Umanità. Successivamente il comitato per la Festa di Sant’Agata ha trasmesso alla Regione Siciliana la documentazione per l’iscrizione della Festa nel Reis, il registro delle eredità immateriali, atto propedeutico alla richiesta del riconoscimento Unesco come Bene Immateriale Patrimonio dell’Umanità.
La mozione “Trattazione dei procedimenti relativi a reati di violenza di genere e domestica” è stata presentata da tutti i capigruppo, su input di due ordini del giorno proposti nella precedente consiliatura dall’allora presidente della commissione competente, Sebastiano Anastasi. Il documento prevede modifiche al cosiddetto “Codice rosso”, per snellire e allo stesso tempo rafforzare le azioni a contrasto della violenza sulle donne.
All’Amministrazione comunale si chiede di “farsi promotrice verso il presidente del consiglio dei ministri, il ministro di giustizia, i presidenti di camera e senato” di alcune proposte attinenti in particolare la trattazione dei procedimenti relativi a reati afferenti alla “violenza di genere” e al “femminicidio”, con riferimento ai delitti contro la personalità individuale, ai delitti di violenza sessuale, ai delitti relazionali di maltrattamenti e atti persecutori.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni