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FederTerziario Logistica e Servizi e FederTerziario Catania: “Con la privatizzazione della SAC, passo strategico per la modernizzazione e la competitività dello scalo”

Una nuova gestione, pertanto, secondo Rindinella, può essere solo positiva

“La privatizzazione della SAC (Società Aeroporto Catania) rappresenta una decisione cruciale per il futuro dello scalo di Fontanarossa, un’infrastruttura che ormai gioca un ruolo centrale nell’economia siciliana e nelle dinamiche del traffico aereo internazionale”.

Il presidente di FederTerziario Logistica, Servizi e Trasporti nazionale e di FederTerziario Catania, Enzo Rindinella analizza l’operazione, “non solo auspicabile– spiega- ma necessaria per garantire un futuro di crescita e competitività ad uno dei principali aeroporti del Sud Italia. La Sicilia, e in particolare Catania, è una porta d’accesso fondamentale, punto nevralgico, non solo per il turismo, ma anche per il commercio e gli scambi economici”.

Rindinella fa, tuttavia, notare anche che il “sistema gestionale della SAC, seppur con i suoi punti di forza, si trova oggi a dover fare i conti con sfide sempre più complesse e con esigenze di innovazione tecnologica e miglioramento delle infrastrutture che l’attuale modello di gestione, ancora parzialmente pubblico, non consente. Non è più sufficiente a rispondere alle necessità di un mercato che richiede agilità, efficienza e investimenti costanti”.

Una nuova gestione, pertanto, secondo Rindinella, può essere solo positiva. “I numeri degli ultimi anni- prosegue il presidente di FederTerziario Logistica, Servizi e Trasporti- dimostrano come lo scalo di Fontanarossa sia in crescita dal punto di vista del volume di passeggeri e di espansione delle tratte internazionali. “Una gestione pubblica, tradizionale e a carattere amministrativo, non è in grado di seguire il passo con una realtà che ormai richiede dinamismo e capacità di innovazione. Privatizzare la SAC significa aprire le porte a investimenti privati, che consentiranno lo sviluppo di nuove tecnologie, la modernizzazione dei servizi, e una gestione più flessibile. È fondamentale, tuttavia- puntualizza Rindinella- che la privatizzazione della SAC avvenga nel rispetto di un equilibrio che tuteli l’occupazione e la qualità del servizio, senza trascurare gli aspetti legati alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale e più in generale all’interesse della collettività. Il caso dell’aeroporto di Catania, del resto, non è isolato. Altri scali italiani hanno già intrapreso il percorso della privatizzazione con successo”.

Infine, un auspicio. “Sono convinto- conclude Rindinella- che con il giusto approccio e una gestione mirata, questo passo, possa rappresentare una grande opportunità per il nostro territorio e per la crescita economica della Sicilia”.


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