La moda sfida la fede, anzi no, la fede sfila nella moda: 180 modelle attraverseranno il cuore di Catania con abiti creati pensando a Sant’Agata, la patrona della città sotto l’Etna. Torna dopo la pandemia un progetto che da ventuno anni, nel mese di febbraio e nei giorni della tradizionale festa, vede gli allievi di primo anno dell’Accademia di Belle Arti di Catania (Abact) dare forma, colore e luce al diffuso sentimento di devozione per Agata, la santa patrona della città dell’Etna.
“A 21” è il titolo della XXI° edizione della manifestazione, organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Catania e a cura di Liliana Nigro, docente di Storia del Costume per lo Spettacolo. È “un inno eterogeneo alla Santa che ogni allieva e ogni allievo dell’Accademia ha declinato nelle creazioni guidato dal proprio sentire”, ha detto Cinzia Torrisi, responsabile scientifico Linee Museali, culturali e scolastiche della Città metropolitana. “A due anni di distanza dall’ultima edizione – commenta Lina Scalisi, Presidente Abact – torna il tradizionale appuntamento magistralmente diretto da Liliana Nigro. In concorso e in mostra per A21 sono abiti pensati per Agata in un percorso di fede, passione e preghiera sostanziato di quella freschezza e creatività che è la cifra delle generazioni giovani e dei giovani di talento. Abiti che sfileranno nel cuore della devozione agatina e che saranno, speriamo, portatori di quella tranquillità, gioia e pace che così tanto ricerchiamo”.
Alla mostra è abbinato un catalogo progettato da docenti e cultori, coordinato dal professore Marco Lo Curzio e con l’impaginazione di Federica Bistoletti e Martina Giustolisi. “Quest’anno – spiega il direttore Gianni Latino – l’identità visiva che da oltre dieci anni è affidata al Corso di Design della comunicazione visiva, si basa sul bozzetto preparatorio realizzato a mano e che serve a dare forma al progetto definitivo. Un elemento progettuale comune alla moda come alla grafica, dall’abito al manifesto, dagli accessori al menabò”. “A 21 – dice Nigro – è un omaggio corale ad Agata, una preghiera trasversale e desueta che ogni anno punta a potenziare le azioni culturali di studio e di ricerca della nostra Accademia, affinché il territorio venga a contatto con i giovani artisti in procinto di misurarsi con il mondo del fashion e della storia del costume”.
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