Venerdì 24 febbraio, nell’aula magna del Palazzo centrale, l’Università di Catania accoglierà una sessantina di studenti stranieri che si accingono a trascorrere nell’ateneo il secondo semestre dell’anno accademico 2022-23, grazie al progetto Erasmus Plus. Alle 9 del mattino avrà inizio la tradizionale giornata di benvenuto, l’Erasmus Welcome Day, destinata ai giovani universitari provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Austria, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Romania, Grecia e Turchia, nel corso della quale gli studenti ospiti riceveranno una panoramica delle attività di mobilità internazionale Erasmus in Ateneo e degli altri servizi a disposizione degli studenti stranieri (corsi di italiano, biblioteche e servizi informatici, mediatore culturale per studenti extra UE, alloggi e mense, sport) e saranno informati sul programma di attività sociali e culturali organizzate in collaborazione con le associazioni studentesche. Daranno il benvenuto agli studenti Erasmus il rettore Francesco Priolo, la Coordinatrice istituzionale Erasmus Daniela Irrera, i delegati all’internazionalizzazione d’Ateneo Lucia Zappalà, Rosaria Sicurella e Martino Ruggieri e il direttore generale Giovanni La Via.
L’internazionalizzazione – e in particolare le attività di mobilità di studenti, laureati e docenti legate al più famoso Programma di interscambio studentesco dell’Unione europea – sono infatti uno degli obiettivi strategici dell’Università di Catania. Una volta superate le difficoltà del periodo pandemico, il numero degli studenti catanesi ‘outgoing’, che scelgono di trascorrere nelle università partner di Unict un periodo di studio o tirocinio, proficuo e remunerativo sotto molteplici aspetti, è in forte risalita: 373 nel 2022, 341 nel 2021 contro i soli 173 dell’anno del ‘lockdown’. Cresce anche inarrestabilmente il numero di studenti ‘incoming’, gli universitari europei che indicano Catania come sede di elezione per il loro semestre o per l’annualità Erasmus. Dai 124 del 2018, il dato è cresciuto ai 217 del 2021, fino al picco di 244 del 2022.
Per questa ragione, l’Università di Catania mette in campo una serie di azioni collaterali che servono a ottimizzare e arricchire il soggiorno trimestrale o semestrale di questo contingente di studenti Erasmus nella città etnea. Illustreranno le iniziative e il ventaglio di servizi a loro dedicati la coordinatrice della Scuola di Lingua e Cultura italiana (Italstra) Rosaria Sardo, la coordinatrice dell’UO Mobilità internazionale d’Ateneo Valentina Barbagallo, il funzionario responsabile Studenti Erasmus Incoming Nello Finocchiaro, il referente dei servizi informatici Angelo Pappalardo e il responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione dai rischi Antonino Gulisano.
Interverrà infine la referente del progetto teatrale europeo “Scena Erasmus” Graziana Lo Brutto, per illustrare la terza edizione del laboratorio organizzato dal Centro Universitario Teatrale in collaborazione con Europe on Scene Network, di cui è capofila l’Università di Valencia insieme alle Università di Marburg (Germania), Padova, Cagliari e Catania in Italia, Pamplona (Spagna), Lodz (Polonia), Sofia (Bulgaria).
Il progetto nasce per creare una compagnia teatrale internazionale di studenti, fornire opportunità di scambio culturale tra gli studenti di varie nazionalità, aiutare gli studenti stranieri ad apprendere la lingua italiana. La call per partecipare è aperta sia agli studenti Erasmus incoming presenti a Catania nel secondo semestre 2022-2023 sia agli studenti iscritti ai corsi di studio dei diversi dipartimenti Unict. La compagnia sarà costituita per il 60% di studenti stranieri in mobilità a Catania e per il 40% di studenti iscritti ad Unict, per un massimo di 20 persone. La partecipazione è interamente gratuita e non sono richieste esperienze pregresse in ambito teatrale.
Per aderire è sufficiente inviare, entro il prossimo 6 marzo, la propria richiesta via email all’indirizzo centro.teatrale@unict.it allegando una breve scheda di presentazione contenente i dati anagrafici, il corso di studi di afferenza, l’università di appartenenza, la nazionalità, eventuali precedenti esperienze in ambito performativo, la durata della mobilità Erasmus in corso, esperienze di mobilità internazionale eventualmente maturate in precedenza durante la carriera universitaria e, infine, le motivazioni personali alla partecipazione.
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