La diciassettesima edizione del SAI 2025, acronimo di Soccorso in Ambiente Impervio, si è svolta in Sicilia, a Linguaglossa, da giovedì 10 a domenica 13 aprile.
L’evento formativo, rivolto a medici e infermieri, ha l’obiettivo di trasmettere conoscenze teoriche e pratiche aggiornate sul trattamento avanzato degli infortunati in ambiente montano e impervio.
Durante le quattro giornate di corso, i partecipanti hanno preso parte a lezioni frontali, esercitazioni sul campo con l’utilizzo dei presidi sanitari più diffusi in ambiente ostile, momenti di confronto con le aziende produttrici e simulazioni in scenari realistici.
A Piano Provenzana e nelle Gole dell’Alcantara, all’interno del Parco Botanico e Geologico, sono stati allestiti dieci scenari operativi in cui i 65 partecipanti, tra medici e infermieri, si sono messi alla prova. Le simulazioni hanno previsto interventi su: un forrista caduto da un salto di roccia, un cacciatore ferito da arma da fuoco, un biker precipitato in un bosco ripido, un climber sospeso in parete dopo un volo, un alpinista caduto, un operaio forestale schiacciato da un tronco, un forrista infortunato in uscita da una forra, un parapendista con vela impigliata su un albero, un operaio di funivia con arto superiore amputato e un bambino caduto lungo un sentiero.
Il corso è stato organizzato dalla Scuola Nazionale Medica (SNaMed) del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), in collaborazione con il Servizio Regionale Sicilia dello stesso Corpo – XXI Delegazione, con il supporto degli istruttori della Scuola Regionale Tecnici Soccorso Alpino e della Squadra Forre regionale.
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