Sono giorni frenetici per le formazioni politiche chiamate a stilare le liste in vista delle elezioni nazionali del 25 settembre prossimo. E mentre sono in corso ad ogni livello, considerato che in Sicilia in contemporanea si vota anche per il presidente della Regione ed il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana, trattative per la presentazione delle candidature, dalla Ugl di Catania parte un appello verso i partiti perché scelgano tra la classe dirigente locale.
“Diciamo un secco no all’arrivo di candidati che non sono espressione di questo territorio – dichiara senza mezzi termini il segretario territoriale del sindacato, Giovanni Musumeci. Nella quota cosiddetta “proporzionale”, il sistema delle liste bloccate con alternanza di genere, ancora una volta determinante, consegna senza dubbio ogni decisione nelle mani dei segretari di partito. Agli elettori quindi non rimarrà altro che ratificare, con un segno sul simbolo apposto nella scheda, quanto deciso in altre sedi quasi certamente distanti dall’area metropolitana di Catania”.
“Un simile ragionamento avverrà anche per la parte “uninominale”, dove a scegliere i candidati saranno o i singoli partiti o le coalizioni che dovranno così esprimere il nome unitario da far concorrere – spiega Musumeci. In più, questa sarà la prima elezione dopo la riduzione del numero dei parlamentari e la revisione dei collegi, basti pensare che Catania e provincia in totale perderanno quasi il 50% degli eletti. Numeri esigui che, rapportati all’ampiezza del territorio ed alla popolazione, contribuiranno a marcare ancor di più la distanza tra eletto ed elettore. Se a questo, dunque, aggiungiamo la concreta possibilità che i partiti facciano eleggere a Catania personalità non catanesi, il dato di prospettiva non è affatto incoraggiante. Già in questi anni abbiamo sentito forte la lontananza tra quelle che sono state le criticità che abbiamo vissuto e il rapporto con i nostri rappresentanti al Parlamento.
“Ora – aggiunge il segretario – con questo taglio, che non abbiamo affatto condiviso, peggiorato dalla mancata riforma della legge elettorale che era stata promessa e dalla continua assenza delle preferenze, rischiamo di avere deputati e senatori “fantasma”. Chiediamo pertanto a tutti i partiti, senza distinzione di colore, di non “catapultare” candidature esterne e di valorizzare, per quel poco che purtroppo si può, il territorio e la dirigenza delle nostre realtà. A coloro che saranno chiamati nelle liste a rappresentare questa comunità, chiediamo invece di evitare di replicare anche dalle nostre parti le sterili schermaglie che, quotidianamente, ci arrivano attraverso i media dal piano nazionale. Auspichiamo che, al contrario, nella Città metropolitana di Catania si parli di contenuti, di programmi, di problematiche reali e che ci si possa confrontare con chi si candida alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica”.
“Noi come Ugl – conclude Musumeci – siamo aperti all’ascolto e al dialogo con chi sarà candidato, per discutere di emergenze, cose da fare e di futuro ed anche delle tante proposte che abbiamo da fare per il futuro della nostra città.”
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