È cominciato giovedì a Catania il dibattimento del processo per la morte di Ada Rotini, la donna originaria di Noto uccisa la mattina dell’8 settembre da Filippo Asero, il suo “quasi” ex marito (i due avevano cominciato il procedimento di divorzio) con diverse coltellate.
La prossima udienza si terrà il 9 novembre, con l’interrogatorio dei primi due testimoni, vale a dire due operatori di polizia giudiziaria che in passato hanno raccolto la denuncia presentata dalla donna spaventata dai comportamenti dell’uomo nei mesi successivi all’interruzione della loro storia d’amore.
È stata la famiglia Rotini, costituitasi parte civile e difesa dall’avvocato Giuseppe Cultrera, a trovare quella denuncia, chiedendo che venisse messa agli atti del processo cominciato il 13 ottobre a Catania, a quasi un anno dal giorno in cui Asero aggredì Ada colpendola più volte con un coltello, condannandola ad una morte atroce.
Oltre ai familiari di Ada Rotini, si sono costitute parte civile anche tre associazioni contro la violenza sulle donne e, novità dell’ultima ora, anche il Comune di Bronte, Comune in cui è avvenuto l’omicidio.
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