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Due rapine tentate in sella a uno scooter: arrestato

Le tempestive indagini del personale della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire quanto accaduto

Il 16 gennaio, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa il 13.1.2025 dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di un uomo classe 1983.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, alla luce degli elementi attualmente disponibili e considerando la fase processuale preliminare che non ha permesso l’instaurazione del contraddittorio davanti al giudice, all’indagato è attribuita – fermo restando la presunzione di innocenza dell’ indagato valevole ora e fino a condanna definitiva – la commissione, avvenuta nel settembre del decorso anno, di due tentate rapine aggravate e dei correlati delitti di lesioni personali aggravate.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine che ha tratto origine da una tentata rapina in danno di una donna che, intenta a camminare a piedi e da sola lungo le strade del centro, viene raggiunta sul marciapiede da un individuo, in sella a una moto, che le cerca di di strappare la borsa, a tal fine strattonandola violentemente per la maglietta.

Il pomeriggio del medesimo giorno, si verifica, con modalità simili e nella stessa strada in cui era accaduto il pregresso episodio, un reato del tutto analogo in danno di un’altra donna, avvicinata mentre passeggiava, da un uomo in scooter con il proposito di strapparle la borsa, intento non riuscito per la sua opposizione, costata però alla vittima delle lesioni provocate dalla sua caduta a terra.

Le tempestive indagini del personale della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire quanto accaduto e di addebitare entrambi i fatti delittuosi all’uomo. Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, poi eseguita con traduzione dell’uomo alla locale casa Circondariale.


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