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Droga in casa, involucri anche nel bicchiere coprifili del lampadario: arrestati in due

I due sono stati accompagnati ai domiciliari

La Polizia di Stato, nelle scorse ore, ha tratto in arresto G.R. (classe 1962) e G.G. (classe 1985) poiché colti nella flagranza del reato di detenzione, ai fini di illecito spaccio, di sostanze stupefacenti del tipo eroina; il primo anche per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Nel corso delle ordinarie e periodiche attività finalizzate a contenere e reprimere il fenomeno dell’illecita cessione di sostanze stupefacenti, personale della Sezione Criminalità Diffusa (Falchi) della locale Squadra Mobile, unitamente a personale del Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano, nel quartiere di Picanello, eseguiva una perquisizione in una abitazione, utilizzata quale base di spaccio di stupefacenti, come riscontrato, nella mattinata, da personale del suddetto Commissariato, che aveva documentato una cessione da parte di un uomo, solo successivamente identificato per G.G.

All’accesso allo stabile, il personale operante rilevava la presenza di G.R., il quale veniva trovato in possesso di un piccolo astuccio in plastica con 5 involucri, dall’apice termo saldato, contenenti sostanza stupefacente del tipo eroina, del peso lordo complessivo di due grammi e mezzo

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire, occultati nel bicchiere coprifili del lampadario della cucina, ulteriori 30 involucri, con apice termo saldato, contenente sostanza stupefacente del tipo eroina del peso lordo complessivo di sedici grammi e mezzo, nonché una bustina contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso lordo complessivo pari a grammi 0,5, custodita all’interno del marsupio personale in uso a G. G.

In ragione del quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuta, G.R. (padre) e G.G. (figlio) venivano tratti in arresto e, dopo le formalità di rito, d’intesa con il P.M. di turno, venivano sottoposti agli arresti domiciliari presso la loro abitazione, a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente.

Nella mattinata di ieri il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania convalidava l’operato arresto applicando, per entrambi, la misura cautelare degli arresti domiciliari.


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