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Droga, 10 arresti nel Catanese: le indagini partono dalla denuncia di un acquirente abituale

La denuncia ai militari nasceva dopo aver subito un violento pestaggio anche con l'uso di bastoni a seguito di un diverbio legato al luogo ove avrebbe dovuto parcheggiare la bicicletta elettrica con la quale si  recava sui luoghi per acquistare lo stupefacente di cui era assuntore

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia – e della Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, con il supporto in fase esecutiva di militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Nicolosi e delle Aliquote di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile di Catania, hanno dato esecuzione ad ordinanze applicative delle misure della custodia cautelare in carcere e del collocamento in comunità emesse dai Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i Minorenni di Catania nei confronti, complessivamente, di 10 persone (8 maggiorenni e 2 minorenni) a carico dei quali, ferma restando la presunzione d’innocenza degli indagati sino a condanna definitiva, sono stati accertati gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati di “associazione per delinquere finalizzata ai traffico di sostanze stupefacenti”, “acquisto, detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti” e “trasferimento fraudolento di valori”.

L’operazione, denominata “Caronte”, ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che avrebbe gestito una “piazza di spaccio”, allestita in una palazzina popolare di Riposto, che avrebbe garantito un’importante fonte di reddito per la criminalità organizzata. L’attività di indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Riposto, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, traeva origine dalla denuncia sporta da un acquirente abituale degli indagati, il quale si rivolgeva ai militari dopo aver subito un violento pestaggio anche con l’uso di bastoni a seguito di un diverbio legato al luogo ove avrebbe dovuto parcheggiare la bicicletta elettrica con la quale si  recava sui luoghi per acquistare lo stupefacente di cui era assuntore.

A seguito della denuncia, i militari della Stazione Carabinieri di Riposto – che in precedenza avevano già tratto in arresto alcuni degli indagati per reati in materia di stupefacenti – intensificavano i controlli nel complesso di case popolari di via Gaetano de Maio dove dimorano diversi indagati. Sarebbe, così, emerso che Ivan Privitera, sebbene sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il delitto di cui all’art. 73 d.P.R. 309/ 90, avrebbe organizzato un vero e proprio mercato della droga, ricevendo sull’uscio di casa, anche di notte, gli acquirenti che ivi si recavano per acquistare tutte le più comuni tipologie di sostanza stupefacente (marijuana, cocaina, crack e hashish).

Le indagini avrebbero evidenziato: che tale piazza di spaccio, sarebbe stata operativa 24 ore al giorno, con sede nel complesso di edilizia popolare sopra indicato. A capo della stessa vi sarebbe Ivan Privitera, promotore dell’associazione, che sarebbe stato supportato nelia sua attività illecita da suoi familiari conviventi: la madre Giovanna, il fratellastro Sebastiano, la sorellastra Marika Ornella e il compagno della madre, Antonio Zammataro. Dinanzi all’intensificarsi dei controlli, che avevano portato ai primi sequestri di sostanza stupetacente a carico degli assuntori e, poi, in data 15.2.2024, all’arresto di Antonio Zammataro e ancora, in data 20.7.2024, a quello di Ivan Privitera, l’associazione non avrebbe cessato la sua attività illecita, ma, con pervicacia, avrebbe fatto ricorso ad una migliore organizzazione per eludere l’attività di contrasto e controllo della Polizia Giudiziaria, instaliando telecamere ad alta definizione agli angoli dello stabile di via de Maio per avvistare in tempo reale l’eventuale presenza delle forze di polizia, posizionando vedette e ricorrendo a consegne a domicilio nei comuni di Riposto, Giarre e Mascali, spingendosi in alcune occasioni sino a Calatabiano e Giardini Naxos.

Attraverso l’attività di intercettazione e mediante altri sistemi investigativi di sorveglianza, emergevano gravi e plurimi elementi indiziari in ordine all’esistenza ed operatività dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti contestata con l’ordinanza cautelare. Sarebbe emerso dalle indagini, inoltre, che gli indagati ricorrevano a condotte violente ai danni di concorrenti che avevano deciso di intraprendere autonomamente attività di spaccio nella zona posta sotto il loro controllo.

Nel corso dell’attività tecnica i Carabinieri davano riscontro al contenuto delle conversazioni intercettate, traendo in arresto anche 3 spacciatori in flagranza di reato, deferendone in stato di libertà altri 3, recuperando oltre 15.000 euro in contanti, sequestrando complessivamente 33 grammi di crack, 133 grammi di cocaina e 473 grammi di marijuana. Il volume d’affari dell’associazione è stato stimato in circa 500 euro al giorno, per circa 15.000 euro mensili. Per quanto attiene alla posizione dei due minorenni, dall’esito delle attività di indagini, sarebbe emerso a livello di gravità indiziaria – ferma restando anche per loro la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna – che gli stessi sarebbero stati partecipi dell’attività delittuosa, occupandosi dello spaccio a domicilio e del supporto al gruppo per le operazioni di approvvigionamento, venendo remunerati anche 20 euro a singola consegna.

Il provvedimento del G.I.P. di Catania ha disposto anche il sequestro preventivo della somma contante di 15.571 euro – sequestrata nel febbraio 2024 a carico di ignoti durante un blitz dei Carabinieri della Stazione CC di Riposto – e dell’autovettura, Alfa Romeo Steivio, nella disponibilità degli indagati, poiché ritenuta acquistata coi proventi dell’attività delittuosa, fittiziamente intestata da Ivan Privitera, pregiudicato, alla sorellastra Ornella Marika Nicolosi al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale.

MAGGIORENNI DESTINATARI DELLA MISURA DELLA CUSTODIA IN CARCERE:
1. Privitera Ivan, nato a Giarre il 25/02/2002, già detenuto;
2. Cavallaro Sebastiano, nato a Catania il 28/11/2003;
3. Zammataro Antonio, nato a Catania il 01/04/1979;
4. Privitera Giovanna, nata a Catania il 17.02.1976;
5. Finocchiaro Sasha, nato a Monzano (BO) il 17/10/1994;
6. Nicolosi Ornella Marika, nata a Catania il 20/10/2005;
7. Mammino Vincenzo Pio, nato a Catania il 27/10/ 2005;
8. Raspa Davide, nato a Taormina il 29/10/2000.


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