“Oggi sono qui a Milano con Stefano Bonaccini per annunciare il mio passaggio al PD, per il quale ringrazio Stefano Bonaccini, che è un ottimo amministratore, una persona cresciuta a pane e politica nel senso migliore del termine, nel senso dell’impegno quotidiano e personale, che proviene dunque dal PCI nella regione storicamente meglio amministrata d’Italia”. Così Dino Giarrusso, europarlamentare, in occasione dell’evento della mozione Bonaccini per le primarie del PD, oggi a Milano.
“La sinistra incomprensibilmente per anni si è quasi vergognata delle proprie origini, ed è assurdo in un paese dove c’è chi ostenta senza vergogna i vessilli del Ventennio e i busti di Mussolini sul comodino”, chiosa Giarrusso, che incalza: “Questa è la casa di una tradizione in cui c’è Berlinguer, una eredità da rivendicare con orgoglio, valori di uguaglianza, di cultura e di solidarietà di cui andare orgogliosi”.
“Oggi con Bonaccini il PD deve rinascere e rinnovarsi perché all’Italia serve un Centrosinistra forte e unito, un progetto riformatore che riparta dal basso, dai territori, dall’identità, dalla tutela dei più giovani, dei più deboli, dei lavoratori, dei diritti e dell’ambiente”, nota il deputato.
“Sono certo che Bonaccini saprà ridare forza ad una sinistra moderna ma con radici antiche di cui andare orgogliosi. Ricordo le belle parole di Giorgio Gaber “pensare di poter essere liberi e felici solo se lo sono anche gli altri”: ecco, sogno una sinistra forte che fermi l’individualismo esasperato e torni a far sognare gli italiani, mortificati da una destra che è partita malissimo e che candida chi si chiede se davvero Messina Denaro fosse un assassino”, prosegue il politico siciliano.
“Noi su questo non abbiamo dubbi e sogniamo un’Italia nuova da costruire insieme liberandosi della mafia e di chi la sminuisce con bieco opportunismo. Ringrazio con entusiasmo Bonaccini per aver accettato il mio desiderio di metterci la faccia ad aiutarlo in questo percorso bello e difficile, indispensabile per il nostro paese”, conclude Giarrusso.
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