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Digital Forensics, al via il corso Unict per specialisti di contrasto ai crimini informatici

Al dipartimento di Matematica e Informatica si è aperta la nuova edizione del corso sulle modalità di investigazione digitale aperta anche a operatori delle forze dell’ordine, avvocati e inquirenti

Le più avanzate tecniche di indagine informatica, l’investigazione difensiva nel campo dei crimini informatici e dei crimini comuni, la cui prova sia costituita da dati digitali o veicolati da sistemi informatici. Saranno proprio gli aspetti tecnologici e giuridici attinenti alla prova digitale in ambito forense e le diverse modalità di investigazione “digitale” previste dall’ordinamento giuridico italiano alcuni degli argomenti più rilevanti della nuova edizione del corso di Digital Forensics, offerto nell’ambito del corso di laurea in Informatica dell’Università di Catania non soltanto agli universitari del dipartimento di Matematica e Informatica, ma anche a coloro che esercitano o si preparano a esercitare professioni in ambito investigativo, giuridico e informatico.

Martedì scorso, nell’aula magna del dipartimento, alla Cittadella, si è tenuta la lezione inaugurale con gli interventi del presidente dell’Ordine degli avvocati di Catania Antonino Guido Distefano, della docente di Diritto processuale penale Vania Patanè, del dirigente COSC della Polizia Postale Marcello La Bella, del comandante della sezione Balistica dei Ris di Messina Angelo Salici, del consigliere referente per l’informatica dell’Ordine degli avvocati Elio Guarnaccia, e dei ricercatori Francesco Guarnera e Luca Guarnera del Dmi, specialista in DeepFake e manipolazione dei dati multimediali.

«Da più di un decennio – ricorda il prof. Sebastiano Battiato, ordinario di Informatica e titolare del corso – insieme al gruppo di ricerca Image Processing Lab ci occupiamo didatticamente di Informatica Forense, con l’obiettivo dichiarato di potenziare l’efficacia delle attività di investigazione in ambito informatico e di ridurre il rischio di errori investigativi, promuovendo l’utilizzo di precise tecniche di analisi dei reperti informatici, fonti di prova spesso decisive. In questi anni centinaia di studenti, professionisti sia del mondo giuridico che tecnico e soprattutto esponenti delle forze dell’ordine hanno frequentato con successo le lezioni e affrontato gli esami, cimentandosi ove possibile in veri e propri casi investigativi creati ad-hoc».

Per tali ragioni, il programma didattico viene costantemente arricchito e aggiornato, attraverso un costante riferimento alle ”best-practice” per acquisizione, conservazione, analisi e produzione dei dati digitali rinvenuti nei dispositivi digitali per la loro utilizzabilità nell’ambito dei vari tipi di processi, istruttori e/o procedimenti amministrativi. Quest’anno particolare attenzione verrà dedicata al settore del Multimedia Forensics, che si dedica alle immagini e video digitali acquisite con sistemi più diversi (smarpthone, telecamere di videosorveglianza, ecc), e alla “Car Forensics”, che analizza dati digitali specifici dalle auto di nuova generazione, utili per la ricostruzione di dinamiche relative a sinistri/crimini stradali. Sono inoltre previsti dei seminari professionalizzanti tenuti da appartenenti alle forze dell’ordine, giuristi, esperti tecnici, grazie al prezioso supporto da parte di aziende software che operano nel settore (Amped, LegalEye, Cy4Gate), e dello Spinoff Universitario iCTLab.


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