“La stagione balneare mascalese rischia di essere pregiudicata dai danni provocati dalla recente mareggiata che ha lasciato il segno”. Lo afferma il sindaco di Mascali Luigi Messina impegnato in questi giorni a coordinare i lavori di ripristino della viabilità con la rimozione dei detriti nella zona di Sant’Anna e a Fondachello centro. Particolarmente preoccupante quanto è accaduto sul litorale di Fondachello. A causa, infatti, della mareggiata dei giorni scorsi si è verificata l’erosione di lunghi tratti di spiaggia con un repentino abbassamento del livello di circa un metro e mezzo, comportando danni permanenti. In tal senso – osserva il sindaco di Mascali, Luigi Messina “in una interlocuzione con il comandante della Guardia costiera di Riposto, tenente di vascello Diletta Volpe – ho rappresentato la nostra preoccupazione, auspicando il supporto della Protezione civile regionale, nella piena consapevolezza di salvaguardare un importante e strategico comparto. La spiaggia ha completamente mutato aspetto dal punto di vista morfologico, e la mareggiata ha fatto affiorare anche vecchi manufatti in cemento e infrastrutture in ferro di vecchi e dismessi stabilimenti balneari, che rappresentano un potenziale pericolo per la sicurezza di chi, in estate, fruisce della spiaggia. Creando delle difficoltà anche ai titolari delle strutture balneari che, da qui a pochi mesi, saranno nuovamente realizzate, in vista della nuova stagione balneare. Come noto Fondachello vanta l’esistenza di un polo ricettivo qualificato, costituito da decine tra alberghi, stabilimenti balneari, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive che fanno del borgo marinaro mascalese una vera eccellenza in tema di accoglienza turistica. Da qui, dunque, la necessità di individuare delle soluzioni rapide ed efficaci”.
E la mareggiata, inaspettatamente, ha fatto emergere anche due antichi manufatti cementizi risalenti al periodo della Seconda Guerra mondiale. Si tratta dei cosiddetti “tobruk”, residui dei sistemi difensivi adottati dagli eserciti italiano e tedesco tra l’inizio e l’estate del 1943 in previsione degli sbarchi e della possibile avanzata degli Alleati lungo la penisola. “Ero a conoscenza della possibile presenza di questi mini fortini militari – afferma il sindaco Messina – manufatti sormontati da una torretta circolare dalla quale un mitragliere controllava lo spazio antistante, proteggendo, in questo caso la spiaggia, da eventuali invasioni via mare. Un sistema difensivo che testimonia, per l’appunto, le strategie militari della Seconda Guerra mondiale”. Conclude il sindaco Messina: “È nostro intendimento preservare questi manufatti e renderli visitabili. Un modo per riaffermare la memoria della seconda guerra mondiale, con un occhio al presente. E agli effetti dei nuovi conflitti”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni