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Contrasto alla violenza di genere a Catania, eseguite a febbraio diverse sorveglianze speciali e ammonimenti

Soltanto nell'ultimo mese di febbraio la Questura di Catania ha eseguito altre 6 misure di prevenzione della sorveglianza speciale emanate dal Tribunale-Misure di Prevenzione

Continua incessante l’attività della Polizia di Stato volta a contrastare il fenomeno della violenza di genere contemplata nel cosiddetto “Codice Rosso” che consente di annoverare tra i soggetti socialmente pericolosi previsti dal Codice delle Misure di Prevenzione gli autori di maltrattamenti in famiglia e stalking. Grazie alla costante sinergia tra la Procura della Repubblica, Tribunale-Misure di Prevenzione e Questura sono stati emanati ed eseguiti diversi decreti applicativi della sorveglianza speciale che, stante la gravità dei fatti, tra le altre prescrizioni, hanno previsto l’ausilio dei presidi elettronici di controllo c.d. “braccialetti elettronici” che, una volta applicati agli autori di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, consentono uno speciale collegamento con la sala operativa della Questura e delle Forze di polizia che permette di segnalare chi si avvicina alla vittima, ai familiari ed a tutti i luoghi frequentati dagli stessi.

Soltanto nell’ultimo mese di febbraio la Questura di Catania ha eseguito altre 6 misure di prevenzione della sorveglianza speciale emanate dal Tribunale-Misure di Prevenzione, nei confronti di soggetti indiziati di maltrattamenti in famiglia e/o di atti persecutori,  in particolare tutte sono state irrogate con il divieto di avvicinamento alle vittime e 4 con l’aggiunta del braccialetto elettronico. Molte delle azioni violente e maltrattanti per le quali è stata applicata la misura sono state poste con particolare violenza ed in essere alla presenza dei figli minorenni.

In taluni casi le vittime sono state costrette a ricorrere alle cure dei sanitari poiché hanno riportato lesioni personali giudicate guaribili, in taluni casi, con prognosi superiori ai 20 giorni e, per tali motivi, l’autorità giudiziaria ha ritenuto di applicare anche adeguate misure cautelari al termine delle quali, al fine di assicurare una continuità nel controllo degli stalker troveranno applicazione le sorveglianza speciali emesse. Inoltre, tra i soggetti destinatari della sorveglianza speciale ve ne sono quattro che già destinatari dell’ammonimento del Questore e, nonostante ciò, hanno continuato a perpetrare i medesimi reati.

Ai fini preventivi sono stati, altresì, emessi, da inizio anno anche 97 ammonimenti del Questore sempre nei confronti di soggetti indiziati di maltrattamenti in famiglia o di atti persecutori, al fine di arginare l’escalation di violenza e minacce alle donne maltrattate, strumento che sta dando ottimi risultati per scoraggiare, sin dai primi sintomi e segnali d’allarme segnalati o pervenuti alle forze di polizia, episodi ben più gravi.

Anche in tale circostanza la violazione della misura comporta l’arresto in flagranza di reato, e in alcune circostanze il soggetto è stato tratto in arresto per aver reiterato comportamenti persecutori verso il partner o ex, recandosi più volte con atteggiamenti minacciosi nell’abitazione o anche sul posto di lavoro.

L’ultimo report della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato rileva che l’ammonimento del Questore si sta dimostrando uno strumento molto efficace nella strategia di prevenzione contro i femminicidi perché, statisticamente, abbatte e frena la recidiva; infatti,  quest’anno si rileva che la percentuale di ammoniti che hanno aderito all’ingiunzione di cessare la condotta molesta ed avviare un percorso di recupero presso i Centri specializzati e che sono risultati recidivi, ha avuto un andamento decrescente e lascia ben sperare per il futuro. Nello stesso periodo, a carico di soggetti ritenuti pericolosi dal Codice Antimafia, sono state eseguite altre 10 misure di cui 5 sorveglianze speciali con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nei confronti di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e a delinquere dei clan “Puntina-Pillera”, “Cappello” e “ Santapaola-Ercolano” 5 misure di Prevenzione, infine, sono state applicate a soggetti appartenenti alla criminalità comune, per aver commesso diversi tipi di reato, tra i quali, numerosissimi furti in abitazione, spaccio di stupefacenti, rapine a mano armata e reati commessi contro appartenenti alle Forze dell’Ordine.


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