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“Ciao papà ho perso il telefono, mi fai un bonifico”, individuato e denunciato l’autore della truffa

È così che il truffatore ha agganciato la propria vittima, un uomo di 78 anni residente a Catania, con alcuni messaggi inviati attraverso una nota chat di messaggistica

I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina” hanno denunciato un 46enne, residente in provincia di Napoli, per il reato di truffa.

“Ciao papà…. sono Manuela ho perso il telefono…ne devo acquistare uno nuovo…. mi puoi ricaricare la carta prepagata?” È così che il truffatore ha agganciato la propria vittima, un uomo di 78 anni residente a Catania, con alcuni messaggi inviati attraverso una nota chat di messaggistica.

L’ignaro truffato, dopo aver letto la richiesta, credendo si trattasse realmente della figlia, piuttosto preoccupato, ha immediatamente effettuato un bonifico di 990 euro, ricaricando il numero di carta che gli era stato indicato.

Successivamente, chiamata telefonicamente la figlia, ha compreso, suo malgrado, di essere stato vittima di una truffa, in quanto la stessa gli confermava di non aver perso il telefono cellulare né, tantomeno, di avergli inviato alcun messaggio.

L’uomo, nel frattempo, ha ricevuto un altro messaggio in cui il truffatore, sempre spacciandosi per la figlia Manuela, gli chiedeva di effettuare un ulteriore bonifico di 850 euro per l’acquisto di un tablet di ultima generazione di un noto marchio.

A quel punto l’uomo si è rivolto agli agenti del Commissariato “Borgo Ognina” per sporgere denuncia.

Avviate le indagini, attraverso l’analisi dei flussi bancari e delle utenze telefoniche, i poliziotti sono riusciti ad individuare l’autore del fatto che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa.

Fatti di questo genere non sono casi isolati ma avvengono quotidianamente. Pertanto, nell’ipotesi in cui si ricevono messaggi sul telefono, sulla mail o sui social, in cui un parente, o una persona cara, sostiene di aver perso il cellulare e chiede urgentemente del denaro, perché si trova in difficoltà, non bisogna assecondare la richiesta senza le opportune verifiche.


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