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Cgil e Uil alzano la voce: “il territorio di Bronte abbia un ospedale vero”

I sindacati non solo hanno ribadito il proprio “no” ad ogni possibile penalizzazione, ma hanno chiesto il potenziamento dell’Ospedale di Bronte

Hanno aleggiato con vigore, nella sala consiliare del Comune, le bandiere della Cgil e della Uil. I segretari generali Carmelo De Caudo ed Enza Meli, insieme con Giuseppe Gullotta, promotore del Comitato spontaneo in difesa dell’ospedale di Bronte, non solo hanno ribadito il proprio “no” ad ogni possibile penalizzazione, ma hanno chiesto il potenziamento dell’Ospedale di Bronte.

Presenti all’incontro il sindaco Pino Firrarello, l’on. Giuseppe Castiglione ed i deputati regionali Giovanni Burtone ed Ersilia Severino.

Con loro il sindaco di Maniace Franco Parasiliti, rappresentanti dei Comuni vicini, ma nessun responsabile dell’Asp e neanche deputati di maggioranza all’Ars, nonostante, come ribadito, siano stati invitati: “Bisogna iniziare una battaglia – ha affermato il sindaco Firrarello in apertura – Ma la battaglia devono sostenerla le popolazioni di Bronte e dei Comuni che attorno ad esso gravitano. Qui ci sono paesi lontani dall’ospedale di Biancavilla anche 70 chilometri”.

Mobilitarsi serve. – ha affermato Enza Meli – Non basta che il “Castiglione Prestianni” diventi poco più che un’infermeria! Noi rivendichiamo che si facciano su questo territorio investimenti in personale sanitario e attrezzature, che in caso di emergenza non si debba sperare nell’arrivo di un medico in reperibilità da chissà dove?”.

Anche la Cgil di Catania da anni chiede investimenti seri negli ospedali delle aree interne. – ha aggiunto Carmelo De Caudo – Sta accadendo quello che non volevamo accadesse: c’è un’Italia che può permettersi di affrontare spese di tasca propria per le cure mediche e c’è un’Italia che aspetta mesi e mesi per un esame diagnostico”.

Significativi gli interventi dei deputati regionali presenti: “La sanità non può essere offerta solo in città. – ha affermato l’on. Burtone – Rivendico la sopravvivenza di tutti i piccoli ospedali”.

In Sanità la politica dovrebbe fare un passo indietro. – ha aggiunto l’on. Ersilia Severino – I piccoli ospedali dovranno essere in grado di salvare vite”.

Siamo qui – ha aggiunto Giuseppe Gullotta – perché si sta discutendo la nuova rete ospedaliere. Noi lottiamo per avere un ospedale di Base. Per farlo siamo pronti ad unire alla protesta anche l’azione legale”.

Vivace il dibattitto con gli interventi dei consiglieri comunali di Bronte Graziano Calanna, Ernesto De Francesco, Gaetano Messina e Mauro Petralia e del vicesindaco Salvatore Pizzuto.

Interventi anche di Valeria Castiglione e di alcuni cittadini.

A Maniace – ha protestato il sindaco Parasiliti – avevamo 3 medici. Adesso solo uno. Nessuno vuole venire. Togliamo il numero chiuso nella facoltà di Medicina”.

Le conclusioni sono state affidate all’on. Giuseppe Castiglione: “Abbiamo definito inaccettabile il documento di proposta di rete ospedaliera inviato all’Assessorato – ha affermato – perché non tiene conto delle esigenze delle aree periferiche. È vero che questo territorio non raggiunge gli 80 mila abitanti previsti dalla legge per avere un ospedale di Base, ma ha ugualmente bisogno di Sanità. Cercheremo le soluzioni e per esse ci batteremo. Esiste – ha concluso – un collegato alla legge di bilancio nazionale per le Aree interne. Vedrò se sarà possibile aggiungere un articolo che permetta di derogare la norma nazionale in queste Aree”.


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