Con 23 favorevoli, 2 contrari e un astenuto, il Consiglio comunale ha dato il via libera alla pianificazione futura del porto di Catania, dando l’ok alla proposta di Piano regolatore generale dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale. Il gruppo Grande Catania-Mpa, tra i più nutriti della maggioranza, diserta però in massa la seduta e il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Luca Sangiorgio, è critico.
“Grande Catania-Mpa fa ancora parte della maggioranza che sostiene l’Amministrazione Trantino? – si chiede -. Ritengo politicamente grave l’assenza in aula dei consiglieri di Grande Catania-Mpa quando si è chiamati a discutere e valutare un argomento fondamentale per la città come lo sviluppo del suo porto. Ancora più grave l’aver presentato una pregiudiziale per rinviare questo dibattito e soprattutto la continua attività, da ‘para-opposizione’, che i consiglieri autonomisti praticano da tempo, con continui comunicati stampa critici e polemici verso il sindaco e gli altri gruppi consiliari oppure astenendosi o votando contro varie delibere dell’amministrazione; emblematici in tal senso le astensioni sulla pedonalizzazione della zona attorno al Castello Ursino e sull’acquisto dell’immobile di Via Mameli. Al sindaco Trantino dico di andare avanti nella realizzazione della sua idea di città con ancora maggiore convinzione, cominciando però a porsi serie domande sull’affidabilità di alcuni presunti alleati, pertanto credo sia arrivato il momento di sedersi tutti a un tavolo e capire se tutti remano dalla stessa parte e se sussistono ancora per tutti le ragioni dello stare insieme, in caso contrario Fdi Catania chiederà espressamente al Sindaco di prendere i dovuti e improcrastinabili provvedimenti”.
Pronta la replica di Grande Catania-Mpa attraverso le parole della coordinatrice Pina Alberghina. “Colpisce nei toni e nei modi la violenza dell’attacco politico del coordinatore comunale di Fdi. Il Mpa è con il sindaco Trantino ed è innanzitutto con un modello di sviluppo della città che sia condiviso e coerente con le vocazioni, la storia e le prospettive di sviluppo della nostra gente – risponde – Un approccio sempre serio e responsabile che ci ha visto distinti quando forse alcune scelte rischiavano di essere sbagliate, anche solo nei modi. La sostanza è che ogniqualvolta abbiamo sollevato una perplessità, suggerendo ulteriori approfondimenti o solo cautela, non eravamo lontani dalla verità. E quindi perché questa intolleranza al confronto, od anche al distinguo, che è la base del gioco democratico? Abbiamo sempre manifestato pubblicamente le nostre tesi e quando non accettate abbiamo evitato contrasti che avrebbero potuto mettere in imbarazzo il nostro sindaco. Basti ricordare la non partecipazione in giunta quando, pur condividendo la pedonalizzazione della piazza castello Ursino, ne avevamo suggerito modalità differenti che tenessero conto delle attività commerciali che in essa insistono. Oggi il sindaco si rivede accettando una nuova più equilibrata modalità di pedonalizzazione frutto di un ritrovato dialogo. Avevamo manifestato perplessità sul progetto di finanza per la gestione venticinquennale dei servizi dei porti di Catania ed Augusta, poi clamorosamente stoppata dalla Autorità Nazionale Anticorruzione. Ci siamo dissociati dall’acquisto di un immobile del quale il comune non chiarisce la destinazione e peraltro gravato da ipoteca. E da ultimo perché rinunciare ai dovuti approfondimenti, ad un serio confronto con la città, le sue professioni e le rappresentanze degli operatori commerciali, che di questa città sono le colonne portanti, in eterna attesa di un piano commerciale che ne armonizzi le attività; con le forze sociali, e comunque al confronto più ampio possibile per scongiurare che anche un lodevole progetto di sviluppo dell’area portuale, possa poi finire per essere dannoso. E poi a chi fa paura verificare le incongruità emerse e le lacune documentali? Il Sindaco ha il nostro sostegno ed il nostro rispetto. Comprendiamo forse che in Fdi ci siano fibrillazioni e forse comprensibili attese di ulteriori spazi. Noi a Trantino chiediamo spazio, spazio all’ascolto, al dialogo franco e democratico, al confronto che arricchisce, anche e maggiormente con gli alleati di governo, leali nell’affermare le loro posizioni sempre democraticamente e con rispetto. Noi non gli metteremo mai pressione, semmai saremo al suo fianco per resistervi”.
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