Il testo completo della causa civile che Giovanni Verga ha intentato nei confronti del musicista e compositore Pietro Mascagni sui diritti dell’opera “Cavalleria Rusticana” è uno dei peculiari documenti che compongono il corpus della mostra documentaria “Verga: quotidianità di un romanziere. Famiglia, vita, carattere e opere dello scrittore dal carteggio Fondo Eredi Verga”, promossa dal Comune di Catania e inserita tra le iniziative per le celebrazioni del centenario della morte di Verga, volute dalla Regione Siciliana – Assessorato ai Beni Culturali con stazione appaltante la Soprintendenza di Catania diretta da Irene Donatella Aprile.
Dal 19 novembre al 26 dicembre 2022, la mostra sarà ospitata nel suggestivo scenario del Castello Ursino a Catania. L’autore dei “Malavoglia”, avendo scoperto che il suo nome non figurava nella locandina dello spettacolo lirico che aveva debuttato a Roma nel 1890 alla presenza della Regina Margherita, decise di trascinare in tribunale sia Mascagni che l’editore Edoardo Sonzogno per ottenere gli utili sul diritto d’autore. Dopo vari giudizi, si arrivò ad un accordo transattivo in favore di Verga per la somma di 143.000 lire dell’epoca, una somma enorme. La notizia del contenzioso è nota ma per la prima volta sarà esposto il dettagliato testo che potrà essere frutto di ulteriori studi.
Documenti inediti ma anche testi, lettere, raccolte che fanno parte di questa prima mostra documentaria ci aiutano infatti a scoprire il mondo più segreto e intimo di Verga a cento anni dalla morte, facendoci capire i tratti essenziali che lo hanno ispirato nella sua scrittura verista. L’esposizione svela una buona parte dell’archivio familiare ancora oggi poco noto, una straordinaria documentazione conservata nell’Archivio Storico comunale (con dentro lettere, carteggi, atti giudiziari, contabilità) che rievoca le atmosfere, le relazioni, le abitudini dello scrittore. A completare questo percorso ci saranno anche articoli giornalistici pubblicati dai più accreditati critici verghiani tra gli anni ’50 e ’70.
Il curatore scientifico della mostra documentaria è Antonio Di Silvestro, esperto delle carte dell’Archivio Verga, autore del congiunto catalogo e componente del consiglio direttivo all’interno del consiglio scientifico della Fondazione Verga. Un lavoro realizzato con il coordinamento del Direttore comunale della Cultura Paolo Di Caro, il controllo gestionale di Sabina Murabito del sistema bibliotecario della stessa Direzione Cultura, di Agata Tarso e Antonella Curiale, operatori dell’Archivio Storico del Comune di Catania, e Denise Bruno, studiosa in filologia. Il fondo documentale racchiude tutto ciò che ruota intorno alla biografia e alla famiglia dell’autore, nonché documenti e carteggi inediti scritti per mano dello stesso autore o a lui diretti che ne evidenziano responsabilità pubbliche e responsabilità private, amicizie e legami affettivi.
Il materiale, pressoché inedito, si compone di documenti di varia natura, quali testamenti, capitoli matrimoniali, contenziosi. Il visitatore viene preso per mano e immerso nel contesto familiare, ripercorrendo tutte le fasi della vita del Verga, dalla nascita fino alla morte. Una vera e propria indagine sul “milieu” costituito dalla famiglia, fonte di atmosfere, suggestioni e luoghi presenti nei suoi racconti, nonché le molteplici relazioni sociali che hanno contraddistinto la sua esistenza. Compresi i fatti più significativi dell’epoca in cui è vissuto l’autore siciliano, come nel caso della drammatica presenza del colera del 1854 che fece strage di vite o ancora lo sbarco dell’esercito borbonico nel 1848. E percorrendo la mostra documentaria si potranno anche rivivere sensazioni e paure, mascherate ed esorcizzate con l’allegria e la convivialità, anche con poco, perché “suonando il flauto, si balla, e si canta, passiamo il tempo quindi così, e camminando ora nel giardino, ora in vari punti del fondo”. A curare il visual, il progetto grafico del catalogo, le foto del materiale d’archivio e l’allestimento dell’esposizione documentaria è l’Accademia di Belle Arti di Catania che ha voluto offrire il proprio supporto. Non ci saranno solo preziosi documenti cartacei perché si è pensato di realizzare a latere anche una sezione di opere di arte contemporanea, da un’idea di Davide Bramante, dal titolo “Cuore Contento” che si richiama ad un aforismo dello stesso Giovanni Verga: “Chi ha il cuore contento, canta sempre”. A dare forma, segno e colori alle parole di Verga saranno nove artisti: Mauro Benetti, Davide Bramante, Giuseppe Bombaci, Anna Capolupo, Francesco Lauretta, Zanbagh Lotfi (Iran), Massimo Izzo, Milena Sgambato e Melisa Vallejos (Argentina) già protagonisti in Sicilia di altre mostre personali, collettive e residenze e che si sono cimentati in un racconto d’arte che parte dalla ricerca, pronto ad appassionare ulteriormente i visitatori. La mostra potrà essere fruita tutti i giorni da lunedì a domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00). L’inaugurazione è prevista per il 19 novembre alle ore 18. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito delle celebrazioni ufficiali www.verga2022.it
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