In più occasioni, a partire da settembre 2021, le organizzazioni sindacali catanesi hanno ufficialmente proposto alla SAC la stabilizzazione dei 102 lavoratori a tempo indeterminato. Da notizie diramate dalla società, oggi veniamo a conoscenza dell’avvenuta stabilizzazione.
Pur condividendo la scelta aziendale, la Filt Cgil e la Cgil di Catania registrano con rammarico come “la SAC non abbia tenuto conto del rifiuto dei sindacati nel dicembre 2021, di sottoscrivere l’ opzione stagionalità nell’ambito delle stabilizzazioni annunciate; opzione che di fatto annulla il senso del “decreto dignità”. Alla luce dei ristori ufficializzati ieri da Enac con i primi 300 milioni di euro stanziati dal governo per i gestori aeroportuali, e alle dichiarazioni dell’Ad di Sac, Torrisi, che prevede un probabile aumento del traffico aereo ai livelli pre covid, ci appare corretto ritirare la firma per l’utilizzo della cassa integrazione per i dipendenti Sac. Ribadiamo infine la necessita di applicare i Ccnl del traporto aereo, a tutti i lavoratori della Sac Service per le mansioni che ricoprono, del trasporto aereo. Su questo non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta, così come vanno ridisegnate urgentemente le regole sulle relazioni industriali”.
“Accogliamo positivamente la comunicazione di assunzioni a tempo indeterminato presso la Sac Service, controllata della SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania, ma chiediamo fin da ora l’apertura di un fronte di dialogo con la direzione per l’analisi di tali contratti e per l’opportunità di lasciare in vita la cassa integrazione firmata solo qualche giorno fa”. È, invece, il commento di Maurizio Attanasio e Mauro Torrisi, segretari generali rispettivamente della Cisl di Catania e del Presidio Fit Cisl etneo, all’annuncio delle assunzioni in Sac Service, con profilo professionale di “guardia particolare giurata” e “addetto PRM (passeggeri a ridotta mobilità)”.
Si tratta di un numero di circa 66 unità, di cui 35 per 12 mesi e 31 per 4 mesi all’anno, per i primi, e di un numero massimo di 36 unità, tramite contratti di lavoro a tempo indeterminato e orario di lavoro part-time, per i secondi.
“Per la posizione che riveste lo scalo aeroportuale nel sistema delle infrastrutture siciliane e per lo sviluppo del territorio catanese e isolano – spiegano Attanasio e Torrisi – poter contare su un organico capace di rispondere alla ripresa del traffico di passeggeri è fondamentale e riveste anche una importante azione nei confronti dei livelli occupazionali della provincia di Catania. In una terra, in cui anche il colosso farmaceutico Pfizer annuncia licenziamenti, infatti, la notizia di assunzioni a tempo indeterminato non può che essere accolta con grande felicità, e allo stesso tempo con soddisfazione per il lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali di CGIL CISL UIL e UGL già da parecchi mesi. Tale aspetto, d’altra parte – ribadiscono i due segretari della Cisl – non può far dimenticare che è necessario che l’azienda apra immediatamente il dialogo per riscrivere nuove e più funzionali relazioni industriali, improntate sulla trasparenza e sul rispetto dei rispettivi ruoli. Sul tavolo del confronto devono esserci: l’analisi dei nuovi contratti, che in taluni casi ci appaiono insufficienti a garantire un dignitosa tenore di vita, come ad esempio un part-time della durata di 4 mesi; l’eliminazione per i lavoratori di Sac service di quel “quid” che li rende di serie inferiore rispetto a tutti gli altri addetti, il riferimento è alla modifica immediata del CCNL loro applicato, che a nostro avviso non è corrispondente alle mansioni svolte e con l’importanza del ruolo che rivestono all’interno del sedime aeroportuale. Infine, se è vero come è vero che la ripresa del traffico aereo ha fatto sorgere la necessità di nuovo personale, e quindi maggiore lavoro, le segreterie catanesi di CISL e di FIT si riservano, nei prossimi giorni, una seria e approfondita analisi sull’opportunità di lasciare in vita il ricorso a un ammortizzatore sociale firmato appena qualche giorno addietro”.
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