E’ suonato il “requiem” per le attività del centro storico etneo a causa della chiusura di via Di Sangiuliano. A eseguirne la composizione sono stati il consiglio direttivo e gli associati di “Mio Italia” della sezione di Catania che ieri sera, nel corso dell’assemblea Civica a Palazzo degli Elefanti, poco prima dell’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale, hanno mostrato per pochi minuti alcuni manifesti che celebravano la morte di “Ristoranti, pizzerie e delle altre attività della ristorazione del centro per la chiusura di via Di Sangiuliano”.
“Si tratta di un “de profundis” già ampiamente previsto, e non poteva essere altrimenti visto che moltissimi imprenditori sono stati letteralmente presi alla sprovvista per una decisione in cui è stata coinvolta solo un’associazione di categoria escludendo tutte le altre”.
A parlare è del presidente provinciale Catania di “Mio Italia” Roberto Tudisco che continua: “Oggi abbiamo compiuto questo gesto simbolico non per interrompere i lavori del consiglio comunale ma, al contrario, per sensibilizzare il Senato Cittadino affinchè si faccia portavoce delle nostre legittime richieste. A breve, inoltre, incontreremo il Commissario Straordinario Federico Portoghese e il vice Bernardo Campo, e gli chiederemo di adoperarsi contro una decisione che segna la cara morte del commercio nel cuore della città”.
Su richiesta del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, si è deciso di chiudere al traffico la via Antonio di Sangiuliano, precisamente il tratto da Via Ventimiglia fino a Via Manzoni (il cui senso di marcia verrà nell’occasione invertito). Il provvedimento prevede questa nuova viabilità il prossimo 3 e 12 dicembre dalle 21 alle 4 della domenica successiva.
“Tutti i ristoranti della zona stanno subendo un drastico calo della clientela- spiega Mario Urzì- senza considerare il vasto impiego di uomini e mezzi con grosso spreco di risorse”.
“Nella via Di Sangiuliano non si sono mai verificati atti criminali di una certa rilevanza- fa eco Mauro Pulito, proprietario di alcuni B&B della zona di piazza Università- solo problemi legati al traffico con macchine in doppia e tripla fila a partire dalle 23 e fino alle 2 del mattino del giorno successivo. Situazioni che erano state risolte dall’allora assessore Andrea Barresi con l’impiego dei vigili urbani e controlli mirati”.
“Questo provvedimento ha reso una grande porzione del centro storico cittadino praticamente inaccessibile e irraggiungibile– dice Niki Scuderi, ristoratore della scalinata Alessi- inoltre sono stati eliminati circa 120 stalli a pagamento con ulteriore danno per le casse comunali”.
L’auspicio del “Mio Italia” e che le autorità, previo confronto con tutti i soggetti economici interessati, siano pronte a rivedere il piano di chiusura di via Sangiuliano.
“E’ bene ribadire che siamo favorevoli ai controlli verso tutti coloro che causano intralcio alla viabilità, ai controlli approfonditi alle gang con gli scooter che scorrazzano i fine settimana, anche senza casco, per il centro storico ed in piazza Europa creando il panico– conclude il Presidente Provinciale Catania di “Mio Italia” Roberto Tudisco- detto questo non si può bloccare una città chiudendo un’arteria così importante. Così non si fa altro che allontanare la gente perbene e le famiglie mentre le baby gang continueranno a scorrazzare per il centro. Con questi propositi la conseguenza inevitabile sarà quella di mettere una pietra (tombale) sul futuro di centinaia di attività legate alla ristorazione”.
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