Su richiesta della Procura Distrettuale di Catania, il Gip del Tribunale etneo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di:
- Vincenzo Giovanni Spampinato (cl. 1978);
- Lucio Romano (cl. 1988);
gravemente indiziati di aver commesso, in concorso tra loro, una serie di rapine aggravate, ai danni di esercizi commerciali a Catania. Il provvedimento è stato eseguito il 14 febbraio 2022 dalla Polizia di Stato.
Sotto la direzione della Procura etnea, le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile – Squadra Antirapine, la quale ha avviato tempestivi accertamenti finalizzati all’identificazione di due persone che, tra il mese di dicembre 2021 e il mese di febbraio 2022, si erano resi responsabili di diverse rapine caratterizzate da un modus operandi collaudato e sintomatico di un’attenta programmazione delle loro azioni criminose.
L’analisi dei filmati dei servizi di videosorveglianza degli esercizi commerciali in cui erano state commesse le rapine ha consentito di ricostruire la dinamica dei singoli episodi di reato, analoghi per modalità esecutive, e di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Vincenzo Giovanni Spampinato e Lucio Romano.
Secondo l’ipotesi accusatoria sono stati definiti i ruoli ricoperti dai due nel corso delle attività delittuose e, in particolare, quello di Romano che, travisato e armato, ha fatto irruzione nelle attività commerciali impossessandosi del denaro e quello di Vincenzo Giovanni Spampinato che, oltre ad affiancare il complice durante il reato, ha messo a disposizione il proprio scooter per raggiungere gli esercizi commerciali e allontanarsi subito dopo.
Il pomeriggio del 9 febbraio scorso, Vincenzo Giovanni Spampinato e Lucio Romano si sono resi responsabili di un’altra rapina ai danni di una farmacia del centro cittadino, ma sono stati intercettatati, lungo la via di fuga, da personale della Squadra Mobile che ha tratto in arresto, in flagranza di reato, Spampinato; mentre Romano è riuscito a sottrarsi alla cattura con la collaborazione attiva di diversi complici che hanno aggredito gli agenti durante le fasi dell’arresto.
Lucio Romano, dopo essere stato ritracciato dal personale della Squadra Mobile, è stato accompagnato in carcere, mentre a Spampinato la misura cautelare è stata notificata in carcere dove era già ristretto.
Le ipotesi accusatorie, allo stato avallate dal Gip, dovranno trovare conferma in esito al procedimento penale che verrà instaurato nel contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.
Il provvedimento cautelare adottato dall’autorità giudiziaria è l’epilogo di un’indagine culminata con l’intervento degli agenti della Squadra Mobile che, dopo la rapina hanno inseguito i due rapinatori per le vie del quartiere San Cristoforo, dove, però, si è registrata la reazione violenta da parte di alcuni individui, che, con la loro azione, hanno permesso, a uno dei due rapinatori di sottrarsi momentaneamente alla cattura da parte del personale della Polizia di Stato, con comportamenti chiaramente improntati all’inosservanza delle leggi dello Stato e del vivere civile.
Nei giorni successivi, l’azione della Polizia di Stato è stata ferma e puntuale, con un’ulteriore intensificazione delle attività di prevenzione e di controllo del territorio sviluppate su due diverse direttrici: da un lato, le indagini, che si sono concluse con l’individuazione anche del secondo rapinatore e l’esecuzione nei confronti di entrambi, della misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Catania; dall’altra, mirati e straordinari servizi di controllo quotidiani, volti alla prevenzione dei reati predatori e dell’illegalità diffusa nei quartieri dell’area sud del centro cittadino. Alle operazioni hanno preso parte equipaggi delle Volanti dell’Upgsp, dei commissariati Librino, Centrale e San Cristoforo, della Squadra Amministrativa della Divisione Pasi della questura e del Reparto Prevenzione Crimine, massicciamente scesi in campo in servizi di controllo del territorio che hanno interessato le zone di San Cristoforo, Librino, San Giorgio e Villaggio Sant’Agata.
Nelle ultime due settimane sono stati controllati 1.274 persone e 727 veicoli; sono state contestate 85 violazioni alle norme del codice della strada, a seguito delle quali sono stati sequestrati 25 veicoli.
Un’intensa e capillare attività di controllo è stata attuata anche nei confronti di persone sottoposte a misure di prevenzione e di sicurezza nonché di arrestati e detenuti domiciliari, complessivamente oltre un centinaio.
Inoltre, sono stati eseguiti numerosi controlli amministrativi nei confronti di esercizi pubblici quali bar, chioschi e sale gioco, dove sono state riscontrate numerose infrazioni alle norme anti covid.
In particolare, sono state comminate diverse sanzioni amministrative per il mancato utilizzo della mascherina protettiva all’interno dei locali e per la mancanza del greenpass, tanto agli avventori, quanto agli esercenti che ne hanno permesso l’ingresso pur in mancanza del dispositivo di protezione personale. Analogamente sono stati sanzionati gli esercenti che hanno omesso di esporre all’ingresso del locale la cartellonistica riportante il numero massimo di persone ammesse.
In alcuni casi, è stato riscontrato che i titolari degli esercizi pubblici contravvenenti alle norme anti-pandemiche erano recidivi: in tali occasioni, la sanzione di 400 euro è stata raddoppiata.
In totale, sono stati controllati 6 esercizi pubblici, di cui 5 sanzionati per la violazione delle norme anti covid e sottoposti a chiusura per 5 giorni.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni