Nell’ambito del Piano Coordinato di Controllo del Territorio stilato in Prefettura, il Nucleo Radiomobile di Catania assicura il controllo del territorio nelle 24 ore, 7 giorni su 7, occupandosi in particolare del servizio di pronto intervento e della sicurezza stradale nelle varie zone e quartieri della città.
La vigilanza ininterrotta e la prontezza operativa caratterizzano l’impiego delle sue pattuglie, poste su autovetture veloci o motociclette e coordinate sul territorio dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Catania, attraverso il “112” N.U.E., che costituiscono quindi uno strumento fondamentale a tutela della sicurezza dei cittadini, fornendo risposta alle richieste di soccorso.
Tra i compiti precipui del Nucleo Radiomobile, la salvaguardia dell’incolumità e la sicurezza degli utenti della strada di ogni età, che per le “gazzelle” dell’Arma, costituisce una stringente priorità.
In tale ottica, il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha proseguito nella campagna di prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alle condotte di guida sulle due ruote indisciplinate e irresponsabili, continuando ad operare, sulle vie e arterie a maggiore percorrenza, soprattutto contro il pericoloso fenomeno della guida di moto e scooter senza casco, aggravato dal trasporto di bambini sotto i 5 anni.
Durante l’ultimo quadrimestre, le “autoradio” e i motociclisti dell’Arma hanno quindi in totale sanzionato oltre 86 centauri, decurtando 265 punti sulle patenti e sottoponendo a fermo amministrativo 73 motoveicoli. In particolare, per le violazioni punite dall’art. 171 del Codice della Strada, ossia la “guida senza casco”, sono stati multati 53 motociclisti e scooteristi, che hanno tutti subito il fermo del mezzo, mentre riguardo l’art. 170 del Codice della Strada, che punisce chi trasporta un minore di 5 anni sul proprio scooter o moto, solo nell’ultimo mese sono state contestate n. 6 violazioni. Inoltre, particolare attenzione è stata prestata anche alla guida senza patente, che ha fatto registrare 27 casi.
Diverse le reazioni dei multati, da chi ha compreso la “lezione” a chi invece ha accampato scuse assolutamente variegate ed a volte stravaganti.
Purtroppo la guida di motocicli e ciclomotori senza l’utilizzo del casco è un fenomeno ancora piuttosto diffuso nel capoluogo etneo, che causa vittime e feriti ogni età. Ancora più pericoloso è poi il trasporto dei bambini sulle due ruote sotto i 5 anni, spesso cos’ piccoli da dover essere posti in piedi sulla pedana del mezzo davanti al conducente, a dispetto di qualsiasi forma di sicurezza.
L’attività contravvenzionale condotta dai militari è quindi soprattutto volta a richiamare l’attenzione di adulti e giovanissimi sui gravi rischi che questi comportamenti incoscienti possono comportare alla loro incolumità. Far osservare queste norme del Codice della strada, infatti, può essere determinante nel trasformare una possibile disgrazia in una vita salvata.
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