Attrarre fondi esterni per investire in infrastrutture; sviluppare settori chiave come quello turistico; promuovere innovazione e creare sinergie tra imprese locali per sostenere lo sviluppo economico di Catania. Tutto questo, puntando a un unico obiettivo: contribuire a creare un ecosistema economico vibrante per innalzare la qualità della vita dei cittadini, facilitando la mobilità, sburocratizzando gli iter e drenando occupazione.
Si è discusso di questi temi oggi pomeriggio nel corso del convegno – moderato dal direttore de La Sicilia Antonello Piraneo – “Catania 2030 e oltre – prospettive e futuro” promosso dalle sezioni catanesi di Confindustria e Ance, in collaborazione con il Gruppo Pelligra, che si è svolto presso Radicepura. Sul tavolo del confronto, la promozione dell’imprenditorialità, fondamentale per favorire e trainare la crescita economica. É stata evidenziata più volte l’urgenza di promuovere la collaborazione tra il settore privato, le università e gli enti pubblici, mettendo a regime tutte le strategie per favorire la creazione di nuove imprese.
I lavori sono stati aperti dal messaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «I nuovi equilibri geopolitici hanno restituito centralità al nostro Mezzogiorno, oggi sempre più il crocevia tra le regioni periferiche del mondo e i centri produttivi europei – ha affermato – si aprono dunque nuove opportunità che abbiamo il dovere di cogliere puntando con decisione a diventare l’hub energetico e manifatturiero dell’Europa. Solo il PNRR porterà al Sud Italia circa 82 miliardi di euro che, anche grazie al vostro spirito imprenditoriale, può creare nuovi posti di lavoro per i tanti giovani che troppo spesso decidono di migrare al Nord e all’estero». «L’impegno del gruppo Pelligra a Catania è iniziato esattamente un anno fa, quando l’Amministrazione comunale ha scelto il nostro progetto per il rilancio del calcio in città – ha dichiarato Rosario Pelligra, presidente Pelligra Italia e del Catania Football Club – Abbiamo costituito la società che ha riportato il Catania nell’ambito del professionismo. Essere presente sul territorio mi ha permesso di conoscere meglio la realtà imprenditoriale della provincia etnea. Siamo interessati all’acquisto del complesso turistico ricettivo Perla Jonica di Acireale e stiamo valutando la partecipazione al bando per l’acquisto dell’ex Blutec di Termini Imerese. Quello di Pelligra Italia sarà un modello d’investimento economico a lungo termine. Un cammino al fianco dei catanesi e dei siciliani».
«La nostra missione? Far crescere le imprese e generare impatto positivo sul territorio – ha affermato Angelo Di Martino, presidente Confindustria Catania – Per questo stiamo mettendo in campo un grande lavoro di squadra con i principali attori istituzionali: dalla Zes della Sicilia orientale all’Istituto che gestisce le aree industriali (Irsap), dall’amministrazione comunale etnea al Governo regionale. L’interesse di nuovi investitori attorno alla nostra area, infatti, sta crescendo in modo esponenziale. L’ingresso di un player di rilievo come Pelligra Italia in Confindustria sarà un’occasione per moltiplicare reciproche opportunità, ma soprattutto per sprigionare nuove energie e nuove risorse da dedicare alla nostra terra».
I rappresentanti degli industriali e dei costruttori edili hanno battuto su un tasto: attrarre finanziamenti per far rinascere l’economia dell’Isola.
«In qualità di capofila delle imprese di Costruzioni del capoluogo etneo – ha dichiarato Rosario Fresta, presidente Ance Catania – siamo pronti a scendere in campo come attori principali per attrarre investimenti e risorse, anche straniere, con l’obiettivo di aprire e consegnare cantieri che possano dare nuovo slancio a questo territorio. Vogliamo garantire il nostro ruolo strategico anche nella creazione di una rete di stakeholder, che in partnership potranno agire per unire forze e andare spediti verso l’obiettivo. Quali player attivi di questo processo, garantiremo ogni sostegno in questa direzione».
Tra le istituzioni presenti per la Regione Siciliana, il vicepresidente della Regione Siciliana Luca Sammartino: «Questo tipo di confronto stimolato da Ance, Confindustria e dal Gruppo Pelligra testimonia la vivacità della classe imprenditoriale dell’area sudest della nostra regione – ha affermato – La Sicilia deve essere capace di attrarre investimenti pubblici e privati per dare un futuro ai nostri giovani e potenziare lo sviluppo del nostro territorio».
Presente anche l’assessore all’Economia Marco Falcone: «La Regione ha assunto già da qualche anno il ruolo di attore protagonista della riqualificazione economica, urbana e sociale a cui Catania deve necessariamente guardare in chiave 2030 – ha detto – penso ai molteplici interventi infrastrutturali, a cui si affiancano gli aiuti alle imprese e il rafforzamento di servizi strategici per la collettività».
Il sindaco di Catania Enrico Trantino si è soffermato sulla necessità di «invertire la visione attuale di Catania verso una narrazione positiva e concreta: è questo il mio impegno da sindaco di una Città che si conferma sempre più il maggior polo attrattore di investimenti, soprattutto in alta tecnologia. A confermarlo è la presenza presso l’Etna Valley di realtà industriali come STMicroeletronics e Enel Green Power. In questo incoraggiante quadro si inserisce la ZES della Sicilia Orientale, che ha sede proprio a Catania, e l’ottimo lavoro di supporto istituzionale portato avanti dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Governo regionale».
«Durante il suo primo anno di operatività la ZES della Sicilia orientale è diventata punto di riferimento per tutte le imprese che intendono crescere nei nostri territori – ha detto il Commissario ZES Sicilia Orientale Alessandro Di Graziano – utilizzando come leva il sistema di agevolazioni fiscali e burocratiche che ne caratterizzano l’operato. La continua interazione con gli attori istituzionali, a partire dalle associazioni datoriali come Confindustria e Ance, sta consentendo alla ZES di aumentare la propria visibilità presso la platea degli imprenditori e di attrarre investitori nazionali ed esteri. Il lavoro di questa Struttura Commissariale è permeato da una visione strategica caratterizzata dalla centralità mediterranea della Sicilia, naturale piattaforma logistica tra tre continenti e parte integrante di rilevanti catene di forniture industriali di valore globale». «La Catania del 2030 che sogno – ha concluso il Presidente Junior Achievement Italia e Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Catania Antonio Perdichizzi – è una città attrattiva, inclusiva e generosa, che possa far scegliere ai nostri giovani di restare o di tornare, dopo esperienze fatte fuori, ma anche di accogliere chi da altre parti d’Europa e del mondo voglia costruire il proprio futuro qui. Per questo bisogna partire dalla scuola e dall’Università per combattere i fenomeni di abbandono scolastico e disoccupazione. Nel 2024 ospiteremo GEN-E, il più grande evento sull’imprenditorialità giovanile in Europa promosso da Junior Achievement, accendendo i riflettori su Catania, città internazionale e imprenditoriale».
A seguire i case-history di aziende d’eccellenza del territorio, che hanno visto la presenza di: Cristina Busi Ferruzzi (presidente SIBEG), Lucio Colombo (direttore generale di STMicroelectronics Italia), Mario Faro (CEO Radicepura), Miriam Pace (direttore generale Plastica Alfa Spa), Giovanni Caniglia (amministratore delegato Pelligra Italia) e Gaetano Vecchio (direttore generale Cosedil spa).
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