Era partito dalla sua Sicilia con la passione per la cucina nel cuore, portando con sé i sapori, i valori e l’orgoglio della sua terra. Luca Massimo Iemolo, chef catanese, è una delle vittime del tragico crollo avvenuto martedì scorso nella discoteca Jet Set di Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Una tragedia immane: il tetto del locale è collassato improvvisamente, provocando – secondo le autorità locali – almeno 218 morti e oltre 180 persone tratte in salvo.
Iemolo, padre di due figli, viveva da anni all’estero. Dopo una difficile parentesi personale, aveva trovato nella cucina la sua rinascita professionale. In Repubblica Dominicana era diventato il cuore pulsante del Sarah Restaurante, un raffinato ristorante italo-tedesco nel cuore di Santo Domingo. Solo poche settimane fa, il 7 marzo, era stato ospite della trasmissione radiofonica “Al Mediodía con Mariotti”, dove aveva raccontato il suo amore per la tradizione siciliana e il rispetto quasi sacrale per la vera cucina italiana.
“Quando un italiano trova all’estero una carbonara stravolta, è come se gli toccassero l’anima – diceva con il sorriso –. La nostra cucina non è solo pasta e pizza. È storia, è cultura, è memoria. Difendiamo le nostre ricette come se fossero la nostra bandiera”.
Una testimonianza che oggi risuona come un testamento d’amore per la sua terra. «Noi siciliani – aggiungeva – forse non siamo una regione ricca, ma abbiamo una cosa preziosa: la gastronomia e il vino. E quando cuciniamo, è come se mettessimo l’anima nei piatti».
Il ristorante Sarah ha pubblicato un commovente post di cordoglio su Instagram, ricordandolo così: “siamo profondamente addolorati della perdita del nostro chef Luca Massimo Iemolo, un professionista appassionato della cucina che viveva il lavoro con dedizione e rispetto. La sua attenzione per ogni portata, per i sapori e i dettagli, e la forma di lavorare con la squadra lasciano un segno che non dimenticheremo mai. Ci uniamo al dolore della sua famiglia, dei suoi amici e di tutti quelli che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo. Che il suo ricordo continui per sempre attraverso la passione che trasmetteva nell’arte della cucina. Con rispetto e dolcezza”.
Il governo dominicano ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Intanto resta il dolore per una perdita che tocca tutta la comunità.
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