È scomparso la notte scorsa a Catania, all’età di 74 anni Brigantony, cantante rinomato di musica popolare. Il popolare cantante catanese, malato da tempo, era ricoverato da qualche giorno in gravi condizioni nel reparto di rianimazione e stamattina sulla sua pagina social la figlia Alessia ha dato il triste annuncio.
“Cari fan brigantoniani – si legge – volevamo darvi solo belle notizie e rivederlo insieme a voi su un palco a farci sorridere a tutti, ma il buon Dio ha fatto la sua volontà portandolo con sé. Stasera mio padre ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, inripetibile e inimitabile. Lui diceva in una scenetta o canzone, adesso nn ricordo bene, sicuramente voi la conoscete: ” Brigantony cì né 1, tutto il resto è una volgare imitazione“.
Tantissimi gli attestati di stima, a partire dall’amico Salvo La Rosa: “Riposa in pace Amico mio, Artista geniale e autentico, Menestrello Siciliano divertente e a volte audace, ma simpatico, allegro, generoso e genuino. Grazie per le risate che mi hai regalato, per le serate che abbiamo trascorso insieme sul palco e in televisione, per tutti i tuoi irresistibili “nastri” che mi hai fatto ascoltare e per le lunghe chiacchierate che forse avremmo dovuto registrare per poi trasmetterle e condividerle col tuo straordinario pubblico. Sono vicino con il cuore e con la preghiera ai tuoi familiari e a tutte le persone che, come me, ti hanno voluto bene e ti hanno seguito con affetto in tanti anni di carriera”
Anche l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha voluto lasciare sui social un proprio pensiero: “È stato un vero grande artista catanese. Autentico, vero, popolano. Originario della sua adorata Cibali. Espressione di un’anima indomabile e autentica della città. Sarebbe giusto consentire alle migliaia di seguaci catanesi di salutarlo. Magari aprendo come camera ardente il palazzetto dello sport di piazza Spedini Io lo ricordo con simpatia. E lo ringrazio ancora per i concerti regalati alla città durante la mia sindacatura. Buon viaggio! Catania non ti dimentica.”
Queste invece le parole dell’ex sindaco Salvo Pogliese: “Una “cassettina” (come la chiamava lui) in macchina, le canzoni cantate ad ogni occasione possibile, la “catanesità” declinata con la “liscìa” tipica del nostro popolo: Brigantony è stato tutto questo e molto altro. Nella sua lunga stagione artistica ha anche trovato il tempo di reinterpretare in maniera splendida le poesie di Micio Tempio, altro figlio della nostra Catania. Un cantante popolare, interprete di un modo scanzonato, e al tempo stesso dissacrante, di raccontare la vita quotidiana, i vizi e le virtù della gente comune. Lo abbiamo ascoltato tutti, anche quelli che facevano finta di non farlo: Brigantony è stato una “livella”, capace di farsi apprezzare, seppur con tempi diversi, dalla Catania pseudo-intellettuale e da quella veracemente popolare. Lui, partito da Cibali per il Belgio, tornato e affermatosi, si è preso anche il lusso di riempire il Madison Square Garden, stracolmo di emigranti desiderosi di sentire l’odore e il sapore della propria Terra. Con Brigantony vola via un “amico di tutti”, un artista del popolo, un cantastorie intelligente e dall’animo buono. Se ne va un Catanese vero.”
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