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Catania, monolocale adibito a piazza di spaccio: arrestati 4 pusher

Al suo interno, precisamente nel soggiorno, gli operanti hanno trovato un grande tavolo in legno sul quale erano posizionati uno schermo 32” pollici che, collegato a tre telecamere, consentiva di monitorare l’intero perimetro dell’abitazione

Nell’ambito del potenziamento dei servizi di pattugliamento sull’intero capoluogo etneo, finalizzati anche alla prevenzione e repressione dei reati connessi agli stupefacenti, che costituiscono fonte di guadagno sicura per la criminalità organizzata, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania hanno inferto un altro duro colpo al fenomeno dello smercio di stupefacenti, con l’arresto per “detenzione ai fini spaccio di droga”, di quattro pusher catanesi, precisamente un 39enne, un 34enne, un 23 enne, tutti pregiudicati ed un 41enne originario del Bangladesh, i quali in un monolocale nel quartiere San Cristoforo, aveva creato una base logistica per lo spaccio della droga, in particolare crack.

In particolare, all’esito di una complessa attività info-investigativa, i militari dell’Arma hanno scoperto, che i quattro pusher, aveva preso in affitto un monolocale Salvatore di Giacomo e che lo aveva adibito quale punto di spaccio della droga, frequentato da numerosi avventori, soprattutto nelle ore notturne.

Una volta chiarito il quadro indiziario, i militari dell’Arma hanno quindi deciso di predisporre un servizio di osservazione a distanza ed in “modalità discreta”, mimetizzandosi tra la gente del posto nei pressi dell’appartamento in questione.

Il momento più propizio per intervenire si è presentato dopo qualche ora di appiattamento, quando gli investigatori hanno visto due avventori che accedevano alla corte che poi immette all’appartamento in questione.  Immediatamente è scattato il blitz, infatti, uno dei Carabinieri, accodandosi ai due avventori è riuscito ad accedere alla corte e una volta raggiunto il monolocale sito a piano terra, sul lato sinistro della corte, si è qualificato come appartenente alle Forze dell’Ordine.

A quel punto, il 41enne, che aveva l’incombenza di accogliere gli acquirenti sull’uscio dell’appartamento, ha tentato di chiudere la porta, ma il tentativo è stato vano perché a dare manforte al militare sono arrivati altri colleghi, e assieme sono riusciti ad entrare nell’abitazione. Al suo interno, precisamente nel soggiorno, gli operanti hanno trovato un grande tavolo in legno sul quale erano posizionati uno schermo 32” pollici che, collegato a tre telecamere, consentiva di monitorare l’intero perimetro dell’abitazione, due pulsanti per aprire i portoncini di ingresso in maniera automatica, un bilancino digitale di precisione, diversi rotoli di carta argentata per il confezionamento dello stupefacente, alcuni fogli riportanti nominativi e somme di denaro, oltre a 111 euro in monete. I Carabinieri, poi, hanno trovato, vicino ad una scala in legno che conduceva ad un piano ammezzato, due bustine: una conteneva una decina di grammi di crack e l’altra una sostanza per “tagliarla”.

Tutta la droga e i soldi sono stati sequestrati, mentre i pusher sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere.


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