I Carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno arrestato un 41enne catanese in quanto gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Nelle scorse settimane, i militari sono intervenuti in via Carmelina Naselli a seguito di una richiesta di aiuto, pervenuta tramite il 112 Numero Unico di Emergenza, da parte dell’anziano padre del 41enne in quanto quest’ultimo stava consumando l’ennesima aggressione ai danni dei genitori.
Sopraggiunti nell’immediatezza i militari hanno trovato l’uomo mentre ancora batteva violentemente i pugni sulla porta di ingresso dell’abitazione minacciando il padre che gli avrebbe bruciato l’auto se non gli avesse consegnato le somme di denaro richieste e arrestando la sua furia soltanto perché avvedutosi della presenza dei carabinieri che, nella circostanza, lo hanno subito bloccato.
Gli anziani genitori dell’uomo hanno raccontato ai militari che gli episodi di violenza, di aggressioni e di minacce, messi in atto dal figlio perdurerebbero da oltre vent’anni e che per evitare più gravi reazioni sarebbero stati costretti ad assecondare regolarmente le sue pretese elargendogli somme di denaro utilizzate, peraltro, per acquistare sostanze stupefacenti di cui sarebbe regolare assuntore.
Alla fine del mese di marzo si sarebbe verificato un ulteriore episodio, rappresentativo della spregiudicatezza del 41enne, allorquando avrebbe raggiunto i genitori, suo fratello ed il loro difensore ad un appuntamento con quest’ultimo. L’uomo li avrebbe avvicinati e avrebbe minacciato di morte i genitori, pretendendo la consegna di una somma di denaro e a quel punto sua madre, intimorita e presagendo ulteriori conseguenze, consegnava 15 euro al figlio che con tono spavaldo avrebbe “tuonato”: “non ti cririri che è finita qua ti aspetto sotto casa per il resto dei soldi”.
Il 41enne come di consueto sarebbe passato ai fatti e la sera antecedente il suo arresto, in segno di rappresaglia per il rifiuto dopo all’ennesima richiesta di denaro, avrebbe scagliato un vaso di terracotta sull’auto di suo padre mandando in frantumi il lunotto posteriore.
L’Autorità Giudiziaria, all’esito del giudizio di convalida, ha emesso nei confronti del 41enne un provvedimento restrittivo a seguito del quale è stato tradotto presso il carcere di Noto.
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