Il questore di Catania ha sospeso, per quindici giorni, le autorizzazioni per la gestione di un noto locale di via Antonino di Sangiuliano a seguito di un intervento delle Volanti, in servizio di controllo del territorio del territorio nella zona della movida, lo scorso 12 dicembre, all’1.40 circa.
Gli agenti, infatti, mentre transitavano per via Sangiuliano, hanno sentito urla provenire dall’interno del locale, dove hanno notato la presenza di numerose persone sia all’interno sia all’esterno, accertando che il luogo era stato teatro di una violenta lite tra donne per motivi di gelosia.
Gli agenti, considerato il numero di persone presenti, hanno chiesto rinforzi per ristabilire l’ordine, ma, nel frattempo, hanno assistito a un fuggi fuggi generale, atteso che tutti si erano accorti della pattuglia della Polizia.
La stessa pattuglia, già pochi minuti dopo la mezzanotte, era stata inviata nei pressi del locale in seguito alla segnalazione giunta alla sala operativa per esplosione di fuochi d’artificio e, nell’occasione, aveva constatato la presenza di numerose persone davanti al locale e di diverse auto parcheggiate in doppia fila, con conseguente rallentamento del traffico. Pertanto, aveva richiesto l’intervento della Municipale che ha provveduto in merito alle violazione al Codice della Strada riscontrate.
Il locale, per quanto accaduto, è stato luogo di un episodio che rappresenta grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica in rapporto allo svolgimento della vita di relazione e che suscita allarme sociale.
L’esercizio pubblico, nei mesi scorsi, è stato segnalato anche per musica ad alto volume e schiamazzi all’esterno del locale ed è stato più volte controllato.
In occasione degli ultimi controlli, tra i clienti del locale, sono state identificate anche persone con precedenti penali a carico.
Il provvedimento di sospensione ex art.100 Tulps risponde all’esigenza obiettiva di tutelare l’ordine pubblico o la sicurezza dei cittadini attraverso la dissuasione dei soggetti pericolosi o pregiudicati dalla sua frequentazione, e ciò indipendentemente da ogni responsabilità dell’esercente, avendo natura eminentemente cautelare e non sanzionatoria, al fine di far cessare una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio potrebbe contribuire ad alimentare o anche solo favorire.
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