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Catania, lezioni di legalità per i ragazzi dell’istituto Marconi-Mangano

Un progetto, quello degli incontri con gli studenti, in cui questi ultimi hanno la possibilità di confrontarsi direttamente con i militari dell’Arma parlando di tematiche d’attualità, per contribuire a sviluppare in loro una coscienza civica

Prosegue la campagna dell’Arma dei Carabinieri per diffondere la “cultura della legalità” tra i giovani, come parte integrante della “strategia di prevenzione” attuata a livello nazionale.

Un progetto, quello degli incontri con gli studenti, in cui questi ultimi hanno la possibilità di confrontarsi direttamente con i militari dell’Arma parlando di tematiche d’attualità, per contribuire a sviluppare in loro una coscienza civica.

L’iniziativa ha interessato, questa volta, le classi quinte dell’Istituto superiore “Marconi-Mangano” di Catania, che hanno accolto con entusiasmo il Tenente Matteo Colagrossi, Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante, e il Luogotenente C.S. Salvatore Lanzino, Comandante della Stazione Carabinieri di Catania Ognina, i quali hanno orientato la loro visita a stabilire un “dialogo” costruttivo tra le Forze dell’Ordine e le nuove generazioni.

Nell’occasione, proprio in virtù del fatto che molti studenti sono già maggiorenni e quindi muniti di patente di guida o, comunque, stanno studiando per ottenerla, i Carabinieri hanno deciso di cominciare l’incontro parlando dell’importanza della sicurezza stradale, messa a repentaglio non solo dalle distrazioni alla guida, come il telefono cellulare o l’alta velocità, ma, soprattutto dall’uso dell’alcool o di sostanze stupefacenti.
Al riguardo, i militari hanno sottolineato che droghe e alcool possono provocare gravi incidenti stradali, perché l’uso di queste sostanze altera la capacità di giudizio e varie altre capacità essenziali per la guida, come la concentrazione e i tempi di reazione; guidare dopo aver bevuto alcolici o sotto l’effetto di droghe può rendere difficile calcolare le distanze, come anche reagire a segnali e suoni, e mette, quindi, a repentaglio l’incolumità di chi è a bordo dei veicoli, ma anche di tutti gli altri utenti della strada.

Con un taglio volto a favorire l’interazione tra studenti e rappresentanti dell’Arma, durante la riunione non sono mancati vivaci scambi di domande e risposte, spunto di riflessione per i ragazzi che, in tal modo, hanno potuto esplorare diverse prospettive e acquisire nozioni in termini di legalità e sicurezza.
Sono stati affrontati temi di attualità quali il cyber bullismo, il fenomeno degli haters – i cosiddetti leoni da tastiera- e la violenza di genere, al fine di sensibilizzare i ragazzi al rispetto verso “l’altro”, chiave importante di ogni relazione sana perché valore che permette di creare relazioni vere e profonde, attente alle differenze individuali, in un clima di reciproca accettazione.

Partendo dal rispetto, i Carabinieri hanno cercato di attirare l’attenzione degli studenti sulla tutela della loro terra, parlando loro anche del degrado che vige nella loro città a causa di comportamenti incivili da parte di alcuni cittadini. Ciò, al fine di inculcare nelle giovani menti l’amore per la “cosa pubblica”, il bene collettivo, a discapito degli individualismi che, non creando alcun senso di appartenenza, portano ad atteggiamenti di totale disinteresse nei confronti dell’ambiente e del decoro urbano.

Un focus speciale, poi, è stato dedicato alle opportunità professionali all’interno dell’Arma, al fine di ispirare le loro scelte in ordine alle carriere da intraprendere. In tal senso, gli studenti si sono mostrati molto interessati alle attività di contrasto ai crimini informatici, alla sicurezza informatica in generale e alle tecnologie di cui sono dotati i Carabinieri per combattere questo tipo di reati.

Punto di forza dell’istituto, infatti, è proprio il settore informatico, ed è per questo che molti hanno mostrato un vivace interesse per queste specializzazioni di carriera presenti all’interno dell’Arma.

L’iniziativa è stata calorosamente accolta anche dalla direzione scolastica, concorde nell’importanza di orientare gli studenti alla scelta di professioni al servizio della comunità, secondo le loro attitudini e desideri.


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