Quasi sette mesi sono trascorsi dall’enorme opera di pulizia dai rifiuti del palazzo di via Bernini e dall’istallazione di una rete metallica per rendere inaccessibile l’area dei portici. In seguito alle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini della zona il presidente di “Picanello-Ognina-Barriera- Canalicchio” Claudio Carnazza, insieme al presidente della III commissione all’Urbanistica Diego Monasteri, chiede a che punto sia il progetto di recupero del complesso edilizio a pochi passi dal viale Vittorio Veneto.
Una enorme struttura, in passato di proprietà comunale e successivamente acquistata all’asta giudiziale da società private, che aspetta ancora di veder cancellato il suo passato fatto di degrado e abbandono. In tutta la città sono tanti gli esempi di immobili pubblici o privati che sono stati trasformati in enormi discariche oppure in bivacchi per senza tetto a causa di un immobilismo che ha avuto il solo effetto di danneggiare l’intera collettività. Sul destino del palazzo di via Bernini non bisogna fare passi indietro e il rischio è proprio quello di vedere questo scheletro di cemento armato in queste condizioni ancora per tanto tempo.
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