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Catania, la nuova piazza dei Martiri consegnata in tempo per la festa di Sant’Agata

Alla presenza del vice sindaco e assessore con delega all’urbanistica e al decoro urbano Paolo La Greca, lo scorso sabato mattina piazza dei Martiri è stata riconsegnata ai cittadini, dopo quasi tre mesi di lavori di restyling con cui, tra l’altro, sono state raddoppiate le zone a verde preesistenti e messi a dimora numerosi alberi aggiuntivi

I devoti del circolo cittadino Sant’Agata domenica 28 sera, nel deporre il tradizionale omaggio floreale al monumento della Patrona, hanno trovato piazza dei Martiri, “chianu a statua”, completamente trasformata e rigenerata dai lavori di manutenzione straordinaria realizzati dall’Amministrazione Comunale, secondo moderni criteri di utilizzo degli spazi comuni.

Alla presenza del vice sindaco e assessore con delega all’urbanistica e al decoro urbano Paolo La Greca, lo scorso sabato mattina piazza dei Martiri è stata riconsegnata ai cittadini, dopo quasi tre mesi di lavori di restyling con cui, tra l’altro, sono state raddoppiate le zone a verde preesistenti e messi a dimora numerosi alberi aggiuntivi.

Grazie a questi interventi piazza dei Martiri ora è un’area del tutto accessibile con un nuovo arredo urbano e nuovi percorsi, adatti anche per i portatori di handicap e che nella prossima primavera, grazie al nuovo impianto di irrigazione realizzato, con la crescita del prato e degli alberi sarà arricchita da nuovi colori e zone d’ombra.

“I lavori di manutenzione straordinaria di piazza dei Martiri – ha detto il vicesindaco La Greca – sono stati eseguiti dai tecnici della direzione comunale urbanistica e decoro diretta dall’ingegnere Bisignani (Rup Salvo Basile) senza alcun costo per il Comune grazie alla convenzione con Terna che ha messo a disposizione dell’Amministrazione le somme di compensazione e riequilibrio ambientale, legate alla riqualificazione della linea di alta tensione, che tra l’altro sono state investite in questo intervento. Realizzata a servizio dello storico “passatore”, la piazza che si trova in asse con via Vittorio Emanuele e quindi a ridosso del mare – ha proseguito La Greca – negli ultimi anni non era più frequentata per il forte degrado. Oggi apre le porte alla popolazione catanese con un nuovo look, giusto in tempo per i festeggiamenti di Sant’Agata, visto che la piazza è parte fondamentale del percorso del fercolo del giro esterno del 4 febbraio. Un minuzioso lavoro, svolto da imprese locali e artigiani competenti, attraverso l’utilizzo di materiali tradizionali e nuove tecnologie per il risparmio energetico”.

La piazza, con colonna romana sormontata dalla statua della Santa Patrona che calpesta il sibilo della peste (idra), rappresenta il simbolo della rievocazione dell’antico periodo pandemico e rievoca il miracolo di avere salvato tante vite. Una piazza che negli ultimi decenni è stata trascurata, ma in realtà molto cara ai catanesi, tanto che all’inizio del secolo veniva utilizzata pure dai pescatori della Civita per stendere e asciugare le loro reti.

Il sindaco Enrico Trantino, che non ha potuto partecipare per la concomitanza con l’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha evidenziato: “Oggi più che mai la piazza rappresenta uno degli ingressi più importanti al centro storico e soprattutto snodo nevralgico per una prossima riqualificazione del water front a cui stiamo lavorando per liberare finalmente la città dalla cintura ferroviaria e riconnetterla al mare”.

Alla consegna delle nuova piazza hanno preso parte anche gli assessori Viviana Lombardo, Giovanni Petralia, Alessandro Porto, Sergio Parisi, quest’ultimo ha ricordato “come questa sia la quindicesima piazza rigenerata dai lavori dal Comune”, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il suo vice Salvo Giuffrida, il presidente della commissione consiliare lavori pubblici Angelo Scuderi, il presidente del consiglio della I circoscrizione Bassini con altri consiglieri, il presidente del comitato per i festeggiamenti agatini Carmelo Grasso, i dirigenti comunali Biagio Bisignani e Giuseppe Ferraro.


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