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Catania, la colonnina per il Gpl utilizzata per ricaricare bombole per uso domestico: scatta sequestro

Il distributore in oggetto, infatti, è privo dei dispositivi indispensabili per il controllo della quantità di GPL immesso e per la verifica della tenuta delle bombole, circostanza che comporta il concreto rischio di esplosioni o dispersione di gas

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle funzioni istituzionali di contrasto agli illeciti economico-finanziari, hanno concluso un’indagine che ha portato al sequestro dell’impianto di distribuzione GPL di una stazione di rifornimento dell’acese, dove venivano effettuati illecitamente rifornimenti di bombole destinate all’uso domestico.

Le articolate attività investigative, svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Acireale, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Catania, hanno consentito di accertare, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, l’illecito impiego della colonnina di erogazione GPL per autotrazione, mediante l’utilizzo di un adattatore artigianale per il collegamento con le bombole destinate all’uso domestico.

Le indagini, svolte anche attraverso l’installazione di impianti di videosorveglianza e servizi di osservazione e controllo del territorio, hanno rivelato che le operazioni non erano sporadiche, bensì si ripetevano quotidianamente e più volte al giorno, senza alcun tentativo di occultamento. Le riprese video hanno inoltre confermato che tali operazioni avvenivano con la presenza costante di veicoli in coda e di persone nelle immediate vicinanze, evidenziando non solo la sistematicità dell’attività illecita, ma anche la totale carenza di misure di sicurezza adeguate. Questo comportamento, svolto nell’ambito dell’ordinaria attività di distribuzione di carburante, ha esposto ulteriormente i presenti a gravi rischi per la loro incolumità.

Le violazioni alla normativa di settore riscontrate dai militari della Compagnia di Acireale sono molteplici e di grave entità. In particolare, le operazioni di riempimento eseguite presso il distributore in questione risultano in palese contrasto con le disposizioni stabilite dal Decreto Ministeriale 13 ottobre 1994, che prescrive come il rifornimento di bombole di GPL debba avvenire esclusivamente in impianti autorizzati dotati delle necessarie misure di sicurezza.

Il distributore in oggetto, infatti, è privo dei dispositivi indispensabili per il controllo della quantità di GPL immesso e per la verifica della tenuta delle bombole, circostanza che comporta il concreto rischio di esplosioni o dispersione di gas.

Tali pericoli vengono ulteriormente confermati dal fatto che, nella maggior parte delle operazioni di riempimento, effettuate in assenza di presidi di sicurezza e dispositivi di riempimento controllato, si è verificata la fuoriuscita di carburante, con gravi implicazioni per la sicurezza pubblica e l’incolumità dei presenti.

Le attività investigative hanno condotto al sequestro preventivo di tutti i dispositivi di erogazione di GPL installati presso il distributore di carburante, nonché degli adattatori utilizzati per collegarli alle bombole destinate all’uso domestico. L’indagato è stato denunciato all’A.G. per rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

Le operazioni, eseguite dai militari della Compagnia di Acireale, hanno visto l’intervento congiunto del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASP di Catania e dei Vigili del Fuoco. Considerato l’elevato rischio per la sicurezza pubblica, il contributo degli enti specialistici si è rivelato determinante per approfondire gli aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione incendi.

Prosegue l’impegno del Corpo nella lotta alla criminalità economico-finanziaria nel settore della distribuzione al dettaglio di carburanti, con controlli volti a garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la sicurezza degli impianti e la tutela dell’incolumità pubblica.


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