Interventi infrastrutturali, Piano Urbanistico Generale, attuazione degli investimenti PNRR, Zes, sicurezza urbana e riqualificazione della zona industriale. Queste le istanze messe sul tavolo dalle imprese di Confindustria Catania e di Ance Catania, e consegnate stamattina durante il primo incontro con i candidati sindaco del capoluogo etneo. Industriali e costruttori edili hanno avviato una serie di incontri con coloro che si candidano a guidare la città, con lo scopo di instaurare un dialogo che possa poi continuare anche dopo le elezioni.
Al primo incontro hanno partecipato Enrico Trantino, Maurizio Caserta e Lanfranco Zappalà. Nei prossimi giorni verranno organizzati altri incontri con gli altri candidati.
«La città di Catania ha una grossa opportunità che deve essere colta – ha dichiarato Rosario Fresta, presidente di Ance Catania – Dopo un periodo amministrativo complicato, a breve i cittadini sceglieranno una guida che possa condurre il nostro territorio lì dove merita. Catania – intesa come Comune ma anche come Città Metropolitana – è stata assegnataria di una parte consistente di risorse che provengono dal PNRR: dovremo essere bravi a sfruttarle. Come Ance abbiamo presentato ai candidati sindaco un documento che prevede sei punti: interventi infrastrutturali strategici per Catania e l’Area Metropolitana; PUG, con attenzione alla rigenerazione e riqualificazione; attuazione degli investimenti PNRR; riduzione del rischio sismico, favorendo, ove possibile, la sostituzione edilizia; sicurezza urbana e partecipazione e trasparenza dei percorsi decisionali, dalla programmazione all’attuazione. Ance darà il proprio contributo perché crediamo nella squadra e nella rete tra gli attori coinvolti».
«Abbiamo dato il via agli incontri con i candidati a sindaco di Catania che si confronteranno in questa importante tornata elettorale – ha affermato Angelo Di Martino presidente di Confindustria Catania – è stata l’occasione per mettere in luce le esigenze e le istanze delle imprese. Questi anni di incertezza hanno creato un clima di instabilità che è il peggiore nemico di chi deve programmare investimenti e creare sviluppo. Per questo occorre cambiare pagina e avere una visione chiara del futuro, con obiettivi, strategie e tempi certi. Abbiamo indicato alcuni temi prioritari per lo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo rimarcato come ogni politica di sviluppo debba partire da tre capisaldi: sviluppo della Zes, riqualificazione della zona industriale, implementazione delle infrastrutture. Si tratta di tre macro-tematiche che interessano trasversalmente tutto il tessuto economico. Crediamo che per realizzare ogni cambiamento serva un dialogo costruttivo. I vincoli burocratici che gravano sulle spalle degli imprenditori sono i peggiori nemici dell’impresa. Dobbiamo superare i colli di bottiglia che frenano gli investimenti privati, che rallentano l’avvio delle infrastrutture, che non consentono una programmazione strategica a lungo termine. Al sindaco e alla nuova squadra di governo, che avranno nei prossimi anni il difficilissimo compito di risollevare Catania, chiediamo di avere sempre ben chiaro il ruolo delle imprese e del loro impatto sul territorio come creatrici di occupazione, sviluppo e benessere diffuso».
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