“La responsabilità politica c'è, perché i dirigenti coinvolti hanno avuto nomina e fiducia e non si può tacere davanti a una certa arroganza nella gestione della cosa pubblica, a discapito delle tasche dei cittadini che, in questo periodo storico, a Catania, soffrono per la carenza di lavoro, di giovani che hanno difficoltà a crearsi un futuro, a costruirsi una casa”.
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