"Una purificazione nel segno della luce e della bellezza che nutre l’anima attraverso la consapevolezza di far parte tutti - senza distinzione alcuna di cultura, etnia o religione - della stessa eternità". Descrive così l’anima del “Cantico di Librino” il mecenate Antonio Presti che, tra le vie del quartiere periferico del capoluogo etneo, ha sempre trovato terreno fertile per portare
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