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Catania, i sindacati degli inquilini chiedono all’ IACP la riqualificazione di edifici e alloggi

Sunia, Sicet e Uniat di Catania hanno chiesto ufficialmente alla presidenza dell’Istituto autonomo case popolari, se esiste un progetto di riqualificazione di tutti gli edifici e gli alloggi pubblici catanesi, compresi gli spazi esterni limitrofi

Almeno il 60% degli immobili dell’Iacp negli ultimi 20 anni non è stato oggetto di manutenzione straordinaria. E dei circa 7000 alloggi dell’ istituto, almeno l’80% non è stato oggetto di  interventi, nonostante gli assegnatari abbiano più volte avanzato richiesta.

Sunia, Sicet e Uniat di Catania hanno chiesto ufficialmente alla presidenza dell’Istituto autonomo case popolari, se esiste un progetto di riqualificazione di tutti gli edifici e gli alloggi pubblici catanesi, compresi gli spazi esterni limitrofi.

E anche se è disposta ad ascoltare le istanze degli assegnatari e se esiste un piano per un pronto intervento per gli interventi di manutenzione.

I segretari delle tre sigle provinciali, Agata Palazzolo, Francesco Laudani e Giuseppe Camarda, chiedono dunque all’Iacp, se oltre ai bandi a valere sul fondo complementare del Pnrr, finalizzati al piano regionale  “Sicuro, Verde e Sociale”, e presentati alla stampa, abbia chiaro come far fronte definitivamente “allo stato di abbandono in cui versa la maggior parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica nelle periferie – si legge nella lettera inviata all’Istituto – La carenza di un servizio di pronto intervento peggiora le condizioni del vivere degli abitanti degli alloggi ERP e rende difficile anche la richiesta di intervento più urgente.  Da tempo chiediamo che sui temi  della riqualificazione si intervenga  in maniera ampia, anche per evitare un peggioramento delle condizioni complessive degli immobili. Avevamo anche chiesto che si aprisse un dialogo tra Ente, organizzazioni sindacali e assegnatari così da coinvolgere gli stessi in progetti di piccola manutenzione e nella cura degli interventi realizzati. Ma l’IACP ha fatto orecchio da mercante e ha deciso con tracotanza di interloquire con gli assegnatari in alcuni incontri programmati senza coinvolgere le organizzazioni sindacali degli inquilini”.


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