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Catania, due rapine nel giro di un mese: custodia cautelare in carcere per un 32enne

Bottino da oltre 300mila euro

Il 13 luglio, su disposizione di questa Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura custodiale, emessa in data 7 giugno 2024 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di: Fusto Mirko Natale (classe 1992), in ordine a due episodi di rapina, aggravata dall’uso delle armi dei reati, commessi a Catania tra aprile e maggio di quest’anno.

Le indagini, coordinate da quest’Ufficio ed eseguite dalla locale Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.a. – Squadra Antirapina della Polizia di Stato, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento della difesa, elementi indiziari che dimostrerebbero il coinvolgimento dell’indagato in due gravi episodi di azioni predatorie commesse in danno di due gioiellerie del centro storico.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine scaturita da due episodi delittuosi, ovvero una prima rapina, commessa lo scorso 16 aprile, all’interno di una gioielleria del centro storico, nel corso della quale , un uomo armato di pistola riusciva ad impossessarsi di oggetti in oro per un valore complessivo di 220.000 euro; nonché una seconda rapina posta in essere il 10 maggio 2024, in danno di un’altra gioielleria cittadina, con modalità del tutto analoghe ed impossessamento di oggetti in oro per un valore pari a circa 60.000 euro.

Le attività investigative tempestivamente svolte, consentivano non solo di compiutamente ricostruire la dinamica dei fatti, ma di addivenire alla individuazione dell’autore delle azioni delittuose, corrispondente alla persona di FUSTO Mirko Natale, in forza dell’avere egli agito, in entrambi i casi, a volto scoperto e facendo trasparire dei tatuaggi vistosi e con caratteristiche tali da agevolare l’identificazione del medesimo.

In considerazione della gravità del descritto quadro indiziario, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto, nei confronti dell’indagato, l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, alla cui esecuzione la Squadra Mobile ha provveduto nel pomeriggio del 13 luglio scorso, con traduzione del FUSTO presso la locale Casa Circondariale.


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