Si è celebrato mercoledì 5 giugno 2024, a livello Nazionale, il 210° annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Le cerimonie, qui a Catania, hanno avuto inizio nella mattinata, all’interno del Comando Provinciale di Catania, dove il Comandante Provinciale, Colonnello Salvatore Altavilla, alla presenza di una rappresentanza di militari dei vari Reparti, ha deposto una corona d’alloro, rendendo gli onori, alla stele del Carabiniere Vincenzo Giustino, Medaglia d’Argento al Valor Militare a cui è intitolata proprio la caserma di Piazza Verga.
A seguire, nel pomeriggio, le celebrazioni si sono svolte nella splendida cornice dei giardini di Villa “Vincenzo Bellini”, gremita di cittadini e turisti, ove si è tenuta una cerimonia militare che ha visto protagonisti i Carabinieri, inquadrati in un Reparto di formazione rappresentativo dell’Arma territoriale e di tutte le singole specialità presenti nella provincia etnea: il “12° Elinucleo” Carabinieri di Catania – Fontanarossa, lo Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, la Squadra “Artificieri Antisabotaggio”, il “Nucleo Cinofili”, le “Aliquote di Primo Intervento”, gli “Sciatori Rocciatori” ed i Carabinieri Forestali.
Presenti, inoltre, i gonfaloni del Comune, della Città Metropolitana di Catania e il labaro dell’Istituto “Nastro Azzurro”, nonché rappresentanti delle “Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari” e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
La cerimonia è iniziata, quindi, con gli Onori resi al Colonnello Altavilla che ha passato in rassegna lo schieramento.
Primo momento di solennità è stato rappresentato dalla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nonché dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Teo Luzi.
Successivamente, il Comandante Provinciale dell’Arma ha preso la parola e, dopo aver salutato e ringraziato per la presenza le autorità civili, giudiziarie, militari e religiose, ha illustrato brevemente l’attività dell’Arma catanese, dando risalto allo stretto rapporto con la cittadinanza, in linea con le radici dell’Arma e con la propria identità, storicamente ancorata allo status militare.
Il Colonnello Altavilla, ha immediatamente richiamato l’espressione “Carabinieri patrimonio della comunità” con cui, qualche anno fa, è stata definita l’essenza dell’Istituzione, fatta di costante presenza sul territorio, stretto legame con la popolazione e, quindi, appartenenza ad un contesto sociale. Presenza concreta, grazie alle 61 Stazioni Carabinieri che, in 53 dei 58 Comuni della provincia, sono il punto di riferimento esclusivo quale Forza di Polizia a competenza generale.
Il Comandante ha proseguito poi esaltando il generoso impegno che ogni Carabiniere spende quotidianamente nello svolgimento dei propri compiti, con l’irrinunciabile caratteristica della “militarità” che, richiamando le parole del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, si traduce in disciplina, quale “condizione imprescindibile che non comporta rinuncia ai diritti ma li realizza attraverso la pratica dei doveri” al servizio degli altri, a volte anche al prezzo dell’estremo sacrificio, come nel caso dei “Martiri di Fiesole” insigniti di Medaglia d’Oro al Valore Militare, del cui sacrificio quest’anno ricorre l’80° Anniversario: tre giovani Carabinieri, poco più che ventenni, che, durante la guerra di liberazione, si consegnarono e furono fucilati dalle truppe tedesche per salvare dieci ostaggi civili.
Accenno è stato altresì fatto ai risultati conseguiti in città e provincia. Diffusa capillarmente con 9 Compagnie, 2 Tenenze e 61 Stazioni e supportata dall’operato dei comparti di specialità, coerentemente agli indirizzi strategici della Prefettura, l’Arma assicura tutte le attività, preventive e repressive, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica per garantire l’ordinata convivenza civile.
48.000 servizi esterni, 97.000 veicoli controllati, 160.000 persone identificate e 1.232 arrestate, di cui 354 per reati connessi agli stupefacenti e 190 in attività di contrasto alla criminalità organizzata, nonché 5.900 denunciate a piede libero. Questi sono i numeri che costituiscono la misura di una costante presenza sul territorio, che ha visto i Carabinieri di Catania procedere per il 77% dei reati consumati in città ed in provincia nell’ultimo anno.
Nel medesimo periodo, sono stati 70 gli individui tratti in arresto in flagranza e 750 quelli denunciati a piede libero, oltre a 270 destinatari di altre misure restrittive per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
Nel contrasto alla violenza di genere, l’Arma opera con una “Rete nazionale di monitoraggio”, strutturata su Ufficiali di Polizia Giudiziaria, appositamente addestrati presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, anche attraverso il raccordo con la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per un compiuto apprezzamento dei casi.
Non solo contrasto ai reati ma anche vicinanza al cittadino, al fine di rendere più solido il vincolo che lega l’Istituzione alla popolazione che è chiamata a servire.
In questo contesto, l’Arma di Catania ha organizzato una serie di iniziative volte alla diffusione della “Cultura della Legalità”, soprattutto tra i più giovani. Un investimento per il futuro realizzato attraverso numerose attività didattiche e incontri con gli studenti delle scuole della provincia di ogni ordine e grado, durante i quali i Carabinieri sono saliti in cattedra per fornire consigli su tematiche d’attualità connesse alla sicurezza dei giovani, nonché illustrare i peculiari aspetti della propria organizzazione. Nell’occasione, il Comandante Provinciale ha rivoto ai giovani una raccomandazione “col cuore di padre e lo slancio del Carabiniere: guardate al futuro sognando e alla bisogna azzardando, ma sempre nel rispetto delle leggi; fatelo confidando sulle vostre energie, lanciate il cuore oltre l’ostacolo, rifuggendo dalla meschinità e dall’inganno delle droghe; ricordatevi che si viene al mondo 2 volte, quando si nasce e quando si decide il posto da occupare nel mondo!”
Dopo il discorso del Comandante Provinciale, di fronte ai numerosi familiari visibilmente emozionati, si è proceduto alla consegna delle ricompense ai Carabinieri distintisi per gli atti di valore e l’impegno professionale profusi in servizio. Sono stati quindi premiati con:
• un encomio del Comandante Generale dell’Arma
il Mar. Ca. Antonio Gueli, addetto alla Stazione di Calatabiano, per aver tratto in salvo un uomo in stato di incoscienza da un appartamento interessato dalle fiamme;
• encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
il Magg. Angelo Mitrione, Mar. Capo Angelo Labocetta, Mar. Ord. Francecso Furiati e App. Sc Q.S. Marcello Manzi Trovato, comandante e addetti alla Compagnia di Catania Piazza Dante, per lo svolgimento di un’indagine che ha portato alla disarticolazione di un gruppo criminale dedito alle estorsioni ad un locale notturno catanese, aggravate dal metodo mafioso;
• encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
il Lgt. Nunzio Ferrarotto, Mar.Ca. Nando Cunsolo, Mar. Ord. Roberto Palazzo, App. Sc. Q.S. Marco Giovanni Trovato e App. Sc. Luciano Rizzio; Car. Marco Rizzi, comandante e addetti alla Stazione di San Giovanni La Punta (CT), per la conduzione di una indagine che ha portato all’arresto di un gruppo di criminali dedito alle rapine, modifiche e detenzioni di armi;
• encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
il Lgt. Nicola Giampiccolo, Mar. Ca. Salvatore Maugeri, addetti alla Tenenza di Misterbianco (CT), per aver fornito determinante contributo ad un’indagine nei confronti di un gruppo criminale, contiguo a famiglie mafiose, dedito alla commissione di estorsioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;
• encomio del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia
la Stazione Carabinieri di Sant’Agata Li Battiati, per aver svolto una indagine nei confronti di un gruppo criminale dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il prestigioso riconoscimento per i militari “vittime del dovere”, intitolato alla memoria del defunto Generale di Brigata Francesco Friscia, Medaglia d’Argento al Valor Militare, è stato invece quest’anno concesso all’App. Sc. Giuseppe Librizzi, addetto alla Stazione di Santa Maria di Licodia, rimasto gravemente ferito, nello scorso ottobre a Belpasso, mentre prestava ausilio a colleghi impegnati nei rilievi di un incidente stradale.
La manifestazione, che è stata arricchita dalla presenza di numerosissimi cittadini presenti alla Villa, è terminata con gli onori finali al Comandante Provinciale.
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