Dopo aver riscoperto la scorsa settimana la tragedia Norma o l’infanticidio di Alexandre Soumet da cui Felice Romani ha tratto il libretto per la Norma di Bellini ed aver avviato con grande successo le selezioni per il Concorso Internazionale per Voci Liriche “Vincenzo Bellini” (che si svolge ad anni alterni tra Catania e Parigi), la XIV edizione del Bellini Festival, la prestigiosa manifestazione dedicata a Vincenzo Bellini che dal 2009 si svolge ogni anno a Catania, città natale del grande compositore, fondata e diretta dal regista italiano Enrico Castiglione, prosegue con alcuni degli eventi concertistici più attesi, dedicato alla riscoperta del repertorio meno conosciuto ed eseguito attraverso le sezioni “Bellini Renaissance” e “Bellini International”.
Il prossimo giovedì 27 Ottobre si svolgerà infatti alla Badia di Sant’Agata a Catania, sempre alle ore 20:30, l’atteso Concerto intitolato “Bellini & Friends”, dedicato alla musica belliniana ma anche e soprattutto alla musica composta dai suoi contemporanei “amici”, figure con i quali Bellini ebbe relazioni di amicizia e rivalità. Un appuntamento di consolidata tradizione per il Festival Belliniano che sarà anche occasione quest’anno per riscoprire la produzione musicale soprattutto di un autore molto prolifico e ingiustamente dimenticato come Giovanni Pacini, catanese di nascita, amico-avversario di Bellini, e Francesco Florimo, compagno di studi ed amico devoto e mentore di Vincenzo Bellini, al quale dobbiamo numerose testimonianze e ricostruzioni della vita di Bellini che senza la sua figura sarebbero andate irrimediabilmente perse.
Il soprano Gonca Dogan e il tenore Filippo Micale, accompagnati da Ruben Micieli, saranno protagonisti di un programma di particolare originalità per la città di Catania: se di Vincenzo Bellini ascolteremo arie da camera come “Guarda che bianca luna”, “O Souvenir” e “Sogno d’infanzia”, ma anche arie d’opera come “Sono all’ara…” dalla Straniera e “In mia man alfin tu sei” dalla Norma, sarà veramente raro il poter ascoltare arie da opere dimenticate come “Al seno cingetemi” dalla Medea di Saverio Mercadante, “Quando il mio caldo genio” dalla Saffo di Giovanni Pacini (autore che già dal 2020 il Bellini Festival sta riportando in repertorio), “D’amor al dolce impero” dall’Armida e l’aria da camera “L’esule” di Gioachino Rossini, “Io trar non voglio campi ed onori” dalla Caterina Cornaro e brani cameristici a firma di Gaetano Donizetti come “Me voglio fa na casa” e lo struggente canto di altrettanto rarissima esecuzione “Lamento per la morte di Bellini”. Accanto alle opere di Mercadante e Pacini, si potranno infine ascoltare – occasione più unica che rara per Catania – arie come “Sofia” e “La stella de lo pescatore” di Francesco Florimo.
Gonca Dogan è nata ad Ankara, in Turchia, divenuta di recente anche cittadina italiana, laureatasi presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania, si è perfezionata con grandi nomi della lirica internazionale come Edita Gruberova, Thomas Hampson, Ghena Dimitrova, Dietrich-Fischer Diescau, Mirella Freni, Salvatore Fisichella e Pietro Ballo. Alterna ruoli in opere come Aida, Madama Butterfly, La Traviata, Cavalleria Rusticana, Norma, Macbeth al Teatro Nazionale d’Opera di Tbilisi, al Politeama di Palermo, al Teatro Massimo Bellini di Catania, al Teatro Antico di Taormina, al Teatro Greco di Siracusa, alla musica sacra e lirico-sinfonica, partecipando al Festival di Musica Sacra presso la Cattedrale di Monreale di Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, all’Associazione Ester Mazzoleni di Palermo, al Festival dell’Opera di Macao (Cina), al Festival di Noto, al Festival di Pasqua di Roma, al Bellini Festival di Catania. È stata diretta da direttori d’orchestra come Antonio Pirolli, Fabrizio Maria Carminati, Marco Boemi, Gianluca Martinenghi, Alessandro Fabrizi, Francesco Di Mauro, Myron Michailidis, Michele Pupillo, Pier Giorgio Morandi e registi come Franco Zeffirelli ed Enrico Castiglione.
Il tenore Filippo Micale, nato a Catania, dopo aver completato gli studi del canto con il tenore Salvatore Fisichella, si è perfezionato in seguito con il baritono Maurizo Scarfeo, i mezzosoprani Bruna Baglioni e Adriana Lazzarini. Vincitore di importanti concorsi lirici internazionali quali Ismaele Voltolini, Anselmo Colzani e Martinelli-Pertile, ha all’attivo una brillante carriera debuttando in Tosca, Macbeth, Il Trovatore, I Lombardi alla prima Crociata, Un ballo in maschera, Cavalleria Rusticana, il Tabarro, Otello, La Baronessa di Carini, Turandot, Sakuntala, Aida, La Traviata, La Bohème, Madama Butterfly, Norma, in concomitanza ad una intensissima attività concertistica presso importanti teatri d’opera nazionali ed esteri come Teatro Rendano di Cosenza, Teatro Antico di Taormina, Teatro Greco di Siracusa, Teatro Consorziale di Budrio, Teatro Coccia di Novara, Teatro Politeama di Catanzaro, Filarmonico di Verona, Teatro Comunale E. Sollima di Marsala , Teatro Biondo di Palermo, il Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatru Tal-Opra Aurora di Malta, l’Opera di Stato di Tbilisi, Black Sea Arena di Batumi in Georgia. Al Festival Belliniano, diretto dal regista e scenografo Enrico Castiglione, ha preso parte in alcune dirette televisive e cinematografiche come Madama Butterfly del 2016 e La Bohème del 2017 trasmesse in diretta su Sky Classica e RAI dal Teatro Antico di Taormina e protagonista ai tradizionali concerti dedicati a Vincenzo Bellini presso la Basilica Cattedrale di Sant’Agata di Catania, nel 2019 ha debuttato nell’Aida al Festival Verdi in Georgia (in coproduzione con l’Ente Arena di Verona trasmessa in differita da Mediaset su Canale 5.
Infine, al pianoforte, un astro sempre più affermato del concertismo, Ruben Micieli, siciliano, ma già attivo nel mondo come pianista di grande qualità. “Ruben Micieli est un virtuose né … il est un talent hors pair”, ha detto di lui il celebre pianista Aquiles Delle Vigne, presso la Mozarteum University di Salisburgo. Attratto dalla musica fin dall’età di cinque anni, Ruben Micieli, nato a Ragusa e residente a Comiso, nel suo percorso di studi ha già conseguito successi internazionali: ultimo in ordine di tempo il secondo premio al “Franz Liszt Piano Competition” di Weimar-Bayreuth (2018), dove gli è stato assegnato anche il premio speciale per la migliore interpretazione della Sonata in si minore di Franz Liszt, conseguendo premi in più di 40 concorsi nazionali e internazionali, esibendosi in numerose sale da concerto e teatri d’ Europa e suonando come solista con diverse orchestre quali la Staatskapelle Weimar Orchestra, l’orchestra Arturo Toscanini di Parma e numerose altre. Il suo recente debutto al teatro municipale di Piacenza con l’integrale degli studi di Chopin ha riscosso un ottimo successo di pubblico e di critica.
Fondato a Catania nel 2009 da Enrico Castiglione, acclamato regista e scenografo di fama internazionale (già direttore artistico in Sicilia della sezione “Musica & Danza” di Taormina Arte per un decennio), insieme all’allora Provincia di Catania (oggi Città Metropolitana di Catania) in collaborazione con il Comune di Catania, la Regione Siciliana, l’E.A.R. Teatro Massimo Bellini, l’Università degli Studi di Catania, la Camera di Commercio e l’Arcivescovado, il Bellini Festival si avvia quindi al rush finale con il gran finale della “maratona belliniana” del prossimo 3 Novembre, nel giorno del 221° anniversario della nascita di Bellini, che vedrà protagonisti il pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara alle 17.30 a palazzo Biscari e il Coro Lirico Katàne istituito da Salvatore Signorello e l’Orchestra del Festival Belliniano diretta da Domenico Famà con il celebre soprano Sumi Jo alle 20 presso la Cattedrale di Sant’Agata, il Duomo di Catania.
Tutti i biglietti della XIV edizione del Bellini Festival, il cui programma completo è consultabile sul sito ufficiale www.bellini-festival.org, promosso dal portale televisivo musicalia.tv, sono in vendita nelle abituali prevendite su tutto il territorio nazionale attraverso i circuiti www.vivaticket.it,
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