Un “torneo di calcio dei quartieri”, dal 2 al 12 maggio, per sensibilizzare i giovani, attraverso lo sport, sui temi della legalità, del rispetto degli altri, del contrasto alle disuguaglianze e alle diverse forme di manifestazione di dispersione scolastica e di disagio giovanile. Oltre a far sentire la “voce” dei bisogni dei giovani che abitano le periferie territoriali e esistenziali della città; un “feedback” sociale per ridisegnare traiettorie sociali.
Sono tra gli obiettivi dell’iniziativa “La legalità entra in gioco”, promossa dall’associazione di volontariato Anteas OdV di Catania e dalla Cisl di Catania, presentata ufficialmente ieri, venerdì 28 aprile, nella parrocchia Santa Croce del Villaggio Sant’Agata.
Ad affrontarsi saranno sei squadre di “calcio a 5”, composte ciascuna da sette giovani di età tra i 14 e i 16 anni dei quartieri catanesi di Librino, Villaggio Sant’Agata, San Giorgio, Pigno, Cibali, Zia Lisa e dei quartieri centrali della città. Il torneo si articolerà in due gironi e si svolgerà in quattro giornate sul campetto della parrocchia Santa Croce, dal 2 al 12 maggio. Calcio d’inizio, martedì 2 maggio alle 15.30. La finale e la premiazione si terranno giovedì 18 maggio, rispettivamente alle 16 e alle 17.30, presso l’impianto del PalaNitta, alla presenza delle istituzioni e delle autorità civili e religiose cittadine.
Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti Franco Anello, presidente dell’Anteas Catania Odv; Lucrezia Quadronchi segretaria territoriale Cisl con delega alle politiche sociali, Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, Rosario Portale, segretario territoriale Cisl; padre Alfio Carbonaro, parroco di Santa Croce; Giacomo Giuliano, segretario della FNP Pensionati Cisl etnea; Francesco Laudani per le “politiche dell’abitare”; Alfio Sottile, responsabile Cisl Librino-Vill.S.Agata; Alfio Giulio, già segretario Fnp Cisl Sicilia e lo sponsor privato che ha supportato l’iniziativa.
«Sostenendo il protagonismo e gli interessi dei giovani attraverso lo sport – affermano i dirigenti di Aneas e Cisl provinciali – il progetto punta alla promozione dell’inclusione e delle relazioni sociali, a stimolare la motivazione dei ragazzi al rispetto delle regole civiche e allo studio.
«Fondamentale si rivela, poi, il coinvolgimento delle famiglie e della comunità locale sui temi della legalità, per condividere gli obiettivi e aumentarne la consapevolezza dell’importanza di seguire attivamente percorsi educativi e formativi. Sarà l’occasione per favorire nuove forme di collaborazione e di integrazione tra le associazioni e gli attori chiave presenti sul territorio e tra tutta la comunità educante».
Il progetto presentato dell’Anteas e della Cisl di Catania rientra nell’ambito delle attività di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica e della devianza giovanile, promosse dalla Prefettura di Catania coadiuvata dal Tribunale dei Minori, dall’Autorità giudiziaria e da tutte le Istituzioni Pubbliche, dai Sindacati e dalle Associazioni di volontariato e dell’”Osservatorio Metropolitano di coordinamento e monitoraggio per la verifica dell’attuazione dell’Accordo sottoscritto tra pubbliche amministrazioni volto a prevenire la devianza giovanile nell’area metropolitana di Catania”.
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