“Case-famiglia non autorizzate o non a norma, siamo alle solite: anziani a rischio in strutture non idonee e abbandonati persino dalla politica. Che fine ha fatto il regolamento che avevamo redatto con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Catania e avevamo proposto di estendere al Distretto sociosanitario 16, dove il capoluogo etneo è capofila, con Misterbianco e Motta Sant’Anastasia?”. A chiederselo sono Maurizio Attanasio segretario generale della Cisl di Catania e Franco Anello, segretario generale della Fnp pensionati Cisl catanese, in occasione della notizia dell’operazione della polizia locale misterbianchese che ha scoperto due case-famiglia senza autorizzazione.
“Denunciamo da anni – aggiungono – la carenza di controlli sull’osservazione degli standard delle case di riposo per anziani e i rischi che ciò comporta in quelle strutture che non li osservano. Un tema che è tristemente salito alla ribalta della cronaca nel corso della pandemia, con la scoperta di situazioni che neanche l’Asp conosceva. Nel mese di aprile – ricordano Attanasio e Anello – la Cisl è stata in prima fila, assieme alle forze sociali e imprenditoriali, e agli uffici comunali dei servizi sociali, nel redigere un regolamento che, per la prima volta, contiene linee di indirizzo chiare, frutto anche dell’impegno della nostra segretaria territoriale Lucrezia Quadronchi, in un settore come quello delle residenze convenzionate per anziani. Serviva solo un passaggio in giunta e poi al consiglio comunale”.
“Da quella data – denunciano i due dirigenti cislini – e con le vicissitudini amministrative e giudiziarie del Comune, non se ne è saputo più nulla. Né ciò che resta della giunta e del consiglio comunale catanese se ne sono più occupati. Tanto che due mesi fa, a luglio, abbiamo richiamato ancora la politica a non abbandonare gli anziani: serve approvare il regolamento con urgenza e serve estenderlo a tutto il distretto sociosanitario 16″.
“Gli eventi che ci incalzano, da tutte le parti della Sicilia – concludono Attanasio e Anello – ci dicono che non si può perdere tempo. Con quale coraggio i candidati alle elezioni si presentano ai cittadini, alle famiglie, agli anziani? Abbiano tutti un sussulto di orgoglio e di responsabilità e diano alla collettività catanese uno strumento che contribuisca a tutelare la salute e la dignità delle persone più fragili”.
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