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“Caravaggio: la verità della luce”, presentata la mostra alla Pinacoteca dell’ex Monastero Santa Chiara

Trentacinque opere, cinque delle quali autografe, troveranno collocazione nella nuova Pinacoteca comunale dell'ex Monastero di Santa Chiara, in via Castello Ursino 10, struttura che l'Amministrazione inaugurerà per l'occasione

I grandi progetti culturali, dal 2 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, con la mostra-evento “Caravaggio: la verità della luce”, un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto nelle opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza a un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi con quella che viene comunemente definita età barocca.

Trentacinque opere, cinque delle quali autografe, troveranno collocazione nella nuova Pinacoteca comunale dell’ex Monastero di Santa Chiara, in via Castello Ursino 10, struttura che l’Amministrazione inaugurerà per l’occasione.

Pur presentando cinque dipinti di Caravaggio, considerati autografi dalla storiografia, questa mostra non è una celebrazione del mito della sua figura: davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’associazione MetaMorfosi, dal Comune di Catania e da Demetra Promotion, è stato presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, nella Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino, del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena, dell’Editore Gaetano Sanfilippo Demetra Promotion da Alberto Spampinato Segreteria Tecnica Ministro alla Cultura Sangiuliano, da Paolo Di Caro Direzione Cultura del Comune, dal coordinatore Pierangelo Spadaro e Valentina Noto P.O. Castello Ursino.

La Mostra di Caravaggio sarà anche l’occasione per inaugurare lo spazio museale della Pinacoteca all’ex Monastero Santa Chiara, restituita alla Città, dopo l’intervento di riqualificazione operato con fondi comunitari dall’assessorato ai Lavori pubblici e Politiche Comunitarie, retto da Sergio Parisi. Straordinario il suo recupero architettonico, luogo noto a tutti i catanesi, in quanto per decenni ha ospitato gli uffici dell’anagrafe comunale, archivio storico, della città etnea.

“Per Catania – ha detto il sindaco Enrico Trantino – la mostra di Caravaggio è un doppio grande evento perché restituiamo ai cittadini un importante bene monumentale come l’ex monastero di Santa Chiara, a completamento dei lavori di riqualificazione un altro fiore all’occhiello del nostro centro storico. La mostra su Caravaggio, che durerà quattro mesi, è solo un viatico per altri grandi appuntamenti artistico-culturale di rilievo nazionale, perché nei prossimi mesi avremo anche quella di Tolkien che come questa richiamerà decine di migliaia di visitatori”

Un’apertura, solo per la stampa, è stata fissata per sabato 1 giugno, alle ore 11. L’inaugurazione vera a propria, invece, è in programma, sempre sabato 1 giugno, alle ore 19, nella Pinacoteca dell’ex Monastero Santa Chiara, con ingresso via Castello Ursino, 10, Catania.

“Caravaggio: la verità della luce”, con progetto scientifico a cura di Pierluigi Carofano, vuole portare un contributo di conoscenza a un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del Cinquecento alla prima metà del Seicento, intrecciandosi con quella che viene comunemente definita età barocca. La rassegna permetterà un viaggio nel mondo artistico, pieno di luci e ombre, di Caravaggio che nella sua breve, ma tormentata vita, trascorse anche un intenso periodo in Sicilia. E per alcuni dipinti si tratta di un ritorno nell’Isola, dopo il tour espositivo che, partito da Basilea, approda a Catania e proseguirà a Seul.

Per intendere questa pittura, bisogna partire sempre dalla visione delle opere: in cosa consiste la cosiddetta rivoluzione di Caravaggio?
Per quale motivo fu capace di sconvolgere nel giro di un lustro il modo di dipingere di intere generazioni di pittori?
Ma, soprattutto, per quale motivo ancora oggi la sua arte continua a suscitare emozioni, a coinvolgere a livello empatico gli spettatori?

A queste domande possiamo semplicemente rispondere che quello di Caravaggio è un realismo fondato sulla percezione che mira a tradurre il visibile “illusionisticamente”, suggerendo la consistenza tattile della materia, le trasparenze dei vetri, i valori delle stoffe. È quel tipo di realismo che stimola i sensi oltre la vista, suggerendo il peso, la temperatura, che tende a tradurre la percezione ottica in pittura.

Per questo motivo, Caravaggio, ha sempre bisogno del modello reale, dipinge direttamente sulla tela con molti pentimenti, addirittura ridipinge mutando anche l’intera composizione.

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia.

Attraverso il confronto con gli autografi di Caravaggio, questa mostra si propone di tracciare un percorso della fortuna che la sua arte incontrò presso i contemporanei sino ai suoi epigoni, quando ormai era in auge l’arte barocca.
La mostra sarà visitabile dal 2 giugno al 6 ottobre 2024, tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10.00 alle 20.00, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 21


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