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Campagna di sensibilizzazione contro le truffe: i Carabinieri spiegano come prevenirle

Sono stati commentati casi concreti dei vari tipi di raggiri scoperti negli ultimi mesi, come quello del finto incidente stradale causato da un parente della vittima

Prosegue incessante la campagna di sensibilizzazione sul fenomeno delle truffe, disposta dal Comando Provinciale di Catania su tutto il territorio della provincia etnea, nell’ambito del progetto nazionale che ha come obiettivo quello di informare i soggetti maggiormente a rischio, tra cui gli anziani, per proteggerli dai raggiri telefonici e dalle truffe online.

Ulteriore appuntamento è stata la conferenza, che si è tenuta a San Gregorio presso il Centro Incontro Minori di via Bellini, introdotta dal Sindaco Sebastiano Sgroi e tenuta dal Comandante della Compagnia di Gravina di Catania, Capitano Riccardo Capodivento, accompagnato dal Comandante della Stazione di San Gregorio, Luogotenente Giuseppe Cunsolo, i quali hanno voluto fornire ai presenti tutti quei consigli necessari per “non cadere” nella rete dei truffatori.

Sono stati commentati casi concreti dei vari tipi di raggiri scoperti negli ultimi mesi, come quello del finto incidente stradale causato da un parente della vittima per il quale, ad esempio, il malvivente racconta di un avvenuto arresto o di urgenti cure mediche da pagare. Facendo, così, leva sul legame di affetto che l’anziano ha nei confronti dei figli o dei nipoti, il truffatore prospetta alla vittima di poter evitare il carcere mediante il pagamento in contanti o con gioielli che un complice passa subito a ritirare.

Altra modalità smascherata è quella della “falsa eredità”. In questo caso il delinquente, dopo aver fermato per strada la potenziale vittima, le chiede di aiutarlo a rintracciare un presunto ereditiere, asserendo che deve consegnargli, appunto, il denaro relativo all’eredità.

L’ignaro anziano, ovviamente non sa dare alcuna informazione ma viene avvicinato da un passante, complice del truffatore, il quale informa entrambi che la persona cercata è morta. A quel punto alla vittima viene prospettato di ricevere quelle somme, non prima, però, di aver pagato le spese notarili, in anticipo ed in contanti.

Durante l’incontro, i militari dell’Arma hanno evidenziato che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine, né impiegato delle aziende fornitrici di servizi pubblici né sedicente avvocato chiede del denaro sul momento, a qualsiasi titolo, per un servizio di questo tipo o per la risoluzione di un problema legale.

La parola d’ordine che è stata più volte ripetuta alle platee è stata: “Contattate i Carabinieri”. Al termine dell’incontro, oltre a fornire le utenze telefoniche da contattare e ricordare che il Numero Unico di Emergenza 112 è attivo 24h su 24h, sono state date le seguenti raccomandazioni: diffidare delle apparenze, non aprire la porta di casa agli sconosciuti, verificare l’identità di chiunque si presenti, non fornire dati sensibili, non dare mai somme di denaro né altri beni a sconosciuti, diffidare da acquisiti porta a porta e segnalare alle autorità eventuali casi sospetti.


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