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Calcio a 5, la Meta Catania sbanca Avellino: battuta la Sandro Abate

Un successo che continua a rafforzare l’autostima di squadra, la forza mentale di questo team e la stuzzicante prospettiva di recitare un ruolo da protagonista fino alla fine della stagione

Non c’è ostacolo dinanzi alla voglia e all’applicazione. Centimetro dopo centimetro e nonostante un roster limitato la Meta Catania nel match playoff della 23° giornata sbanca Avellino battendo e dominando la Sandro Abate per 2-4 e superando i campani in classifica grazie anche alle parate di Timm nel finale.

Una Meta Catania falcidiata dalle assenze tra infortunii e squalifiche: fuori Bocao, Dian Luka, Turmena e Tornatore giocatori difficile da regalare e soprattutto lo stringere i denti e non ancora situazione fisica non al top per il capitano Musumeci e “provvidenza” Pulvirenti. Non un alibi però per gli etnei che contro la Sandro Abate fin dall’inizio tenevano il pallino del gioco: occasioni per Podda sempre elettrico negli ultimi metri e per Pulvirenti. Sandro Abate compassata, bassa ma pronta a ripartire: così all’improvviso al minuto 4’ il regalo colossale di Rocha che consegnava la sfera all’isolato Wilde che freddava Timm in uscita per il vantaggio della Sandro Abate. La risposta della formazione rossazzurra nel tiro secco di Salamone, ma il portiere campano attento respingeva sul primo palo. Toccava al capitano Musumeci però alzare pressione: il capitano prima esaltava i riflessi dell’estremo bianco verde, poi grazie all’assist del portiere Timm anticipava in uscita il portiere della Sandro Abate depositando il meritato pareggio. La Meta Catania non si fermava e andava alla ricerca del raddoppio che arrivava puntualmente, stavolta l’errore era della Sandro Abate, con il solito Podda autore della 15° rete stagionale al minuto dieci. Timm era bravo e attento sulle conclusioni di Wilde e Arillo, ma era sempre la formazione etnea a dettare i tempi del match. Nel finale della prima frazione meglio la Sandro Abate che prima con Wilde scaldava le mani di Timm e sulla ripartenza a quattro dal termine con Arillo firmava il 2-2.

Anche nella ripresa è una Meta Catania tutta cuore, applicazione, sacrificio e grinta. Prendeva campo la squadra etnea, e con personalità andava alla ricerca del nuovo vantaggio che puntualmente arrivava con Raul Rocha che si riscattava, dopo l’errore sul gol di Wilde, portando ancora sopra gli etnei 2-3. A metà della ripresa e a dieci dalla fine del match, l’occasione per Avellino con la conclusione del laterale respinta da Timm e sul capovolgimento di fronte era Pulvirenti a sfiorare la quarta rete. Gara che saliva di tono e campani vicini al pareggio con Di luccio che sparava fuori da buona posizione. Amministrava i sei minuti finali la formazione di Juanra, grande applicazione dei pivot Gaetano Musumeci, Anderson e Rocha, e soprattutto ottima fase difensiva allestita dagli etnei. Il power play Sandro Abate, con il portiere di movimento, era la ricerca del pareggio per i giocatori di casa e sul recupero palla, però, era il palo di Pulvirenti che grida vendetta con la porta sguarnita. Le parate di Timm su Ugherai e Wilde, due volte, nei tre minuti finali sono pazzesche, ma nulla in confronto al super intervento di Timm che con il viso toglieva il pareggio ai campani e sulla ripartenza a porta sguarnita Pulvirenti consegnava la quarta rete ciliegina sulla torta perfetta a tinte rossazzurre.

È una Meta Catania che si porta a casa la vittoria, torna il fattore esterno di questo 2024, tornano i tre punti e soprattutto nuovo balzo in classifica degli etnei che tornano tra le migliori quattro della Serie A. Un successo che continua a rafforzare l’autostima di squadra, la forza mentale di questo team e la stuzzicante prospettiva di recitare un ruolo da protagonista fino alla fine della stagione.


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