Bisogna subito rialzare la testa. Una sconfitta che pesa quella contro Pomezia, una sconfitta però arrivata solo nel finale. Un doppio colpo negli ultimi quattro minuti di gara nonostante un doppio vantaggio Meta Catania alla fine non finalizzato. Seconda sconfitta consecutiva tra Coppa e campionato, ma rossazzurri adesso chiamati a rialzare la testa nel turno infrasettimanale martedì al PalaCatania contro la L84.
Primo tempo intenso e prima frazione di gioco dove la Meta Catania reagiva subito dopo la delusione di Coppa Italia. Il solito Podda apriva le marcature, 12°sigillo stagionale, e nonostante il pareggio della formazione di casa, la Meta Catania reagiva ancora. Ripartenza perfetta ancora di Podda, scatenato, e il tocco decisivo sotto porta per Silvestri che restituiva vantaggio agli etnei.
Nella ripresa scossa Pomezia che dopo due minuti riusciva a rimettere la gara sul pareggio grazie a Raubo. Gara aperta e appesa ad un filo: attaccava la Meta Catania, rispondeva Pomezia, reattivo Molitierno tra i pali su Podda, efficace il portiere Timm a chiudere in uscita due volte su Murilo. Nel finale gira male alla Meta Catania: ultimi quattro minuti letali, dove Dudu scovava la rete del 3-2 per Pomezia e primo vantaggio della gara per i padroni di casa. Appena un minuto più tardi ecco arrivare il +2 di Pomezia che sfruttava il sigillo di Matteus per il 4-2. I rossazzurri non riuscivano più a rientrare e purtroppo dovevano dire addio alla gara per 34 minuti gestita egregiamente dai ragazzi di Juanra.
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