Il Servizio civile sbarca nel ciberspazio, dirotta impegno e volontariato a favore della conoscenza del mondo dei computer e diventa Servizio civile digitale.
In pratica chiede ai giovani di mettere a disposizione della città le proprie competenze digitali, aiutando così le persone che hanno difficoltà a utilizzare il web, i dispositivi elettronici e i vari servizi online della Pubblica amministrazione.
Nel bando pubblicato in agosto dal Dipartimento per le politiche giovanili dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione degli operatori volontari da impiegare, infatti, c’è spazio per programmi di intervento di servizio civile digitale.
Ed il Comune di Bronte ha raccolto la nuova sfida. Grazie al progetto “Tutti connessi”, presentato dalla cooperativa sociale Iride, il Comune ha dato vita al progetto “Un click anche per te” che prevede l’attivazione di un punto di assistenza digitale per i cittadini brontesi attraverso l’impiego di 4 operatori volontari in servizio civile.
In verità Bronte non è l’unico Comune della provincia ad attivare il nuovo ed avveniristico servizio. Grazie sempre alla cooperativa Iride, nuovi “digipoint” di assistenza sono stati attivati a Scordia, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari.
“Il progetto – afferma l’assessore Nunzio Saitta – si rivolge a giovani di età compresa tra 18 e 28 anni e prevede anche una riserva di posti dedicati a giovani con minori opportunità e, nello specifico, a giovani che hanno difficoltà economiche, in possesso di Isee di valore inferiore o pari a 15.000 euro. Una opportunità da non perdere – conclude -. Oggi l’informatica è importante anche dal punto di vista sociale. Buona parte delle attività, infatti, viaggiano su web, attraverso computer e smartphone. Ma soprattutto i ragazzi che svolgeranno il servizio saranno dei facilitatori per chi non ha strumenti o competenze per usufruire dei servizi della PA digitale”.
I giovani interessati devono, entro il 30 settembre presentare un’istanza già presente sul sito del Comune.
Soddisfatto il sindaco Pino Firrarello: “Il Servizio civile – ha affermato – rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i nostri giovani. Ed in questo caso, rivolgendosi al mondo del digitale, assume un’importanza maggiore. I giovani rappresentano il futuro, sono coloro che dovranno un domani reggere la società ed un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico delle nostre comunità. E’ naturale pensare a loro e contemporaneamente coinvolgerli”.
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