Uno dei monumenti più belli ed importanti da punto di vista storico ed architettonico della Sicilia riapre i battenti e si ripropone come meta privilegiata per la giornata di Pasquetta, e le feste di primavera.
Le camere private del Castello Nelson di Bronte, infatti, dopo 7 lunghi anni tornano ad accogliere i turisti, per raccontare la rigogliosa vita del tempo, mostrando quadri e cimeli preziosi appartenenti un tempo ai discendenti del duca Orazio Nelson, tornano ad essere visitati dai turisti.
A decidere per la riapertura alla fine dei lavori di ristrutturazione il sindaco, Pino Firrarello, dopo dell’ennesimo sopralluogo con il rup dei lavori, il geometra Nino Saitta, responsabile dell’area Urbanistica del Comune ed il responsabile della I area amministrativa del Comune, Patrizia Orefice.
“I lavori sono praticamente finiti. – spiega il sindaco – Ed allora celebriamo l’arrivo della primavera riaprendo al pubblico il Castello Nelson”.
E secondo l’orario di apertura estivo, valido fino al 31 ottobre, i cancelli rimarranno aperti tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, mentre il sabato e la domenica le visite si protrarranno fino alle 18.00. I gruppi e le comitive numerose, volendo potranno anche prenotare, inviando una mail all’indirizzo castello.nelson@comune.bronte.ct.it, oppure telefonando al numero 095/690018.
“Questi anni senza il Castello – continua Firrarello – sono serviti per rifare i tetti e le capriate particolarmente ammalorate, pulire il prospetto, ed effettuare diverse manutenzioni. Ma non solo, il cortile dominato dalla croce celtica è stato ripavimentato ed i giardini hanno riavuto il fascino di un tempo. Adesso con orgoglio diciamo che il turista che dalla costa o dalla città deciderà di arrivare fino a qui non rimarrà deluso. Troverà un’atmosfera incantata dove frammenti di memoria antica si intersecano, fino a far primeggiare un angolino di storia inglese che qui, oltre i grandiosi cancelli e fra i rigogliosi giardini, è padrone di casa. Il Castello è la storia di Bronte. – continua – Una storia millenaria che comincia nel 1040 con Giorgio Maniace. Visitarlo – conclude – vuol dire passeggiare negli stessi viali attraversati dai nobili discendenti dei Nelson e non è poco. Una meraviglia che è giusto mostrare e far conoscere a tutti”.
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