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Bonaccorsi e Ciancio (M5s): “Il mancato inserimento dell’area di Cibali nel catasto dei soprassuoli consentirà nuove cementificazioni”

Nonostante il vasto incendio del 2017 che mandò in fumo 15 ettari su 18 dell'area verde

Ancora una volta l’area di Cibali (ex centro direzionale) rimane fuori dal catasto dei soprassuoli nonostante il vasto incendio del 2017 che mandò in fumo 15 ettari su 18 dell’area verde, una estensione 25 volte superiore a quella di piazza Verga.

L’amministrazione, già commissariata per la mancata approvazione del catasto dei soprassuoli 2018/19/20/21, continua a giustificare il mancato inserimento dell’area con motivazioni fuorvianti, ricordando l’originale destinazione d’uso di un piano regolatore vecchio e scaduto.

“Evidentemente, il mancato inserimento dell’area di Cibali nel catasto dei soprassuoli non è una casualità – dichiara il consigliere comunale M5s Graziano Bonaccorsi – visto che, 6 mesi dopo l’aver sollevato in aula (maggio 2019) il caso, veniva aperto il cantiere dell’Eurospin. Adesso verrà gettato altro cemento per il social housing, che più che di carattere sociale odora di speculazione edilizia”.

“L’inserimento dell’area nel catasto dei soprassuoli – aggiunge la Ciancio – avrebbe sicuramente bloccato nuove edificazioni in una zona che potrebbe diventare un importante polmone verde in una città già satura di cemento. Il Consiglio, nella scorsa consiliatura, si era già espresso sul tema dando un chiaro indirizzo all’amministrazione per la realizzazione di un parco urbano. Stavolta la giunta ha preferito ignorare il problema, accampando scuse e dimostrando di non avere una visione lungimirante e sostenibile della città.”


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