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Assessore comunale di Palagonia arrestato per omicidio

L'uomo si sarebbe adoperato attivamente per il reperimento del killer per un regolamento di conti

Su delega della Procura Distrettuale di Catania, i Carabinieri del comando provinciale etneo hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, traendo in arresto Antonino Ardizzone, nato a Catania il 22 giugno 1976, per concorso in omicidio aggravato ai danni di Francesco Calcagno, avvenuto il 23 agosto 2017 nel podere di sua proprietà in contrada Nunziata di Palagonia, commesso anche al fine di agevolare l’attività criminosa di un gruppo mafioso operante a Canicattì (AG) e Palagonia (CT) che costituisce articolazione territoriale del sodalizio denominato “Stidda”.

Le indagini sono state avviate nel dicembre scorso grazie a preziose acquisizioni info-investigative che, seppur in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio tra le parti, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato – dal luglio 2020 assessore con deleghe allo Sport e al Turismo del Comune di Palagonia – inquadrando l’evento delittuoso sia come ritorsione nei confronti di Francesco Calcagno per l’omicidio del Consigliere comunale palagonese Marco Leonardo (avvenuto il 5 ottobre 2016, all’interno di un bar di Palagonia a seguito di una lite, verosimilmente per motivi economici), sia come uno strumento per affermare la presenza anche sul territorio di Palagonia di un gruppo mafioso vicino alla “Stidda”, tradizionalmente operante nell’agrigentino.

In particolare, secondo quanto emerso dal riesame dei contatti tra i sospettati dell’epoca e le attività tecniche compiute, Ardizzone, su richiesta del mandante (da individuarsi tra i soggetti vicini a Marco Leonardo), si sarebbe attivamente adoperato, con l’aiuto di esponenti di rilievo del sodalizio mafioso – da lui stesso conosciuti come tali – per la ricerca e il reperimento del killer che avrebbe dovuto eseguire materialmente l’omicidio di Calcagno.

Le indagini continueranno al fine di individuare coloro che hanno preso parte, a vario titolo, all’omicidio, in relazione al quale, allo stato, risulta essere stato condannato con sentenza definitiva a trent’anni Luigi Cassaro, arrestato nei primi giorni di settembre 2017 con l’accusa di essere l’esecutore materiale.


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